Le notizie delle ultime settimane, riguardanti il nostro paese e non, ci hanno fatto riflettere su quanto poco siamo abituati a situazioni diverse dalla nostra quieta quotidianità.
Figuriamoci sopravvivere a condizioni e scenari estremi come quelli di cui ci parla Francesco Di Giulio nel suo romanzo L'anello di HellCity, suddiviso in due volumi ed edito da Il Seme Bianco Editore.
Vi abbiamo già parlato di entrambi i due romanzi e della storia di Jayson. A proposito dell'avventura del primo volume dicevamo così:
Immaginate il nostro mondo andato in pezzi, la cui umanità è ridotta a pochi sopravvissuti adesso rinchiusi in una città fortezza, HellCity. Immaginate persone schiavizzate da un sistema apparentemente giusto e confortante, che concede però solo una vita da automi giorno dopo giorno. Jayson pian piano prende coscienza di tutto questo e rifiuta di dover sottostare a regole che non danno la possibilità di esprimere se stessi e le proprie emozioni.
Ma in un sistema costantemente sotto controllo, tramite telecamere e membri della sicurezza ovunque, sarà mai possibile trovare una via di fuga? (recensione completa qui).
La risposta alla domanda arriva naturalmente nell'attesissimo secondo volume, che ci ha lasciate con il fiato sospeso per parecchio tempo.
Jayson si trova ancora tra quelle mura grigie in cui sottomissione e controllo sono le parole d’ordine, ma per poco. Fuggire e rinascere è il suo obiettivo primario adesso. Così facendo scoprirà cosa sia davvero il mondo, quali siano i colori della Natura, cosa significhi relazionarsi con gli altri esseri umani e provare sentimenti ed emozioni. Insomma vedere il mondo esterno aiuterà Jayson a vivere davvero!
Ma i detentori del potere di HellCity sono pronti a cercarlo e a fare terra bruciata ovunque pur di non far degenerare la ribellione all'interno delle mura.
Riuscirà il protagonista a credere fino in fondo nella sua scelta e rompere il silenzio a cui è stato sottoposto per anni? (recensione completa qui).
A quest'ultima domanda, naturalmente, troverete risposta soltanto leggendo il libro. Noi non anticiperemo di più!
Grazie, però, all'invito ad un BlogTour di Germana di Pensieri Sconnessi ci ritroviamo di nuovo qui sul blog a parlare di questa storia e del suo autore.
Innanzitutto queste sono le tappe, che potete andare a recuperare nel caso in cui ve le foste perse.
Dunque avendo adesso una visione completa del romanzo possiamo mettere in chiaro alcuni aspetti fondamentali, che servano ad un potenziale lettore a comprendere se si tratta del proprio genere o meno.
Innanzitutto avrete capito che si tratta di un distopico che descrive un mondo assolutamente diverso da quello attuale e dove l'uomo comune vive quasi da suddito di un sistema costituito da chi comanda.
In secondo luogo la scelta un po' obbligata della suddivisione in due tomi, causa lunghezza, a noi è sembrata perfetta per due ragioni: in primis non amiamo leggere libri troppo lunghi perché ci piace variare genere continuamente, e poi alla fine del primo volume rimane quella suspense giusta per poter poi scegliere di leggere il resto della storia.
Ancora abbiamo notato una netta differenza tra i due data dalle diverse condizioni del protagonista: nel primo romanzo Jayson è assuefatto ai farmaci che è costretto a prendere e non ha affatto memoria della vera realtà. Il senso di oppressione risulta quindi davvero tangibile capitolo dopo capitolo.
Nel secondo, invece, Jayson riesce a fuggire e pian piano, con difficoltà, riesce a trovare ed abbracciare la verità ma sopratutto un bellissimo senso di libertà.
Ciò significa che anche il lettore potrà tornare a respirare? Forse sì ma solo un po', perché il ritmo narrativo è dato da un senso di costante pericolo e dunque l'ansia vi accompagnerà fino alla fine.
In ultimo vorremo sottolineare uno dei messaggi più forti che l'autore ci ha regalato tra le righe: mai credere ciecamente a ciò che ci dicono, mai fermarsi ai resoconti, mai accettare ogni cosa passivamente. Credete nelle vostre capacità di ricerca e di discernimento, così troverete verità e libertà!
E a proposito di libertà vorremo mettervi al corrente del fatto che l'autore ha scritto un altro romanzo, il primo che abbiamo avuto il piacere di leggere. Si tratta de La libertà del pettirosso, di cui trovate qui la nostra recensione.
Beh che dire ancora? Seguite il BlogTour, seguite Francesco Di Giulio perché non si mai cosa ci riserverà in futuro.
Ringraziamo allora Germana per questo bell'invito e Francesco per averci fatto dono dei suoi testi!