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Puzza di morto a Villa Vistamare - recensione

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La proprietà era stata concessa in comodato d'uso da Giovanni Alfonso Maria visconte della Smeraldina, nonno dell'appena defunto Giovanni, al Comune perché lo destinasse a opere pie. E che c'era di più pio che mettere quel paradiso in terra a disposizione di chi era a un passo da quello celeste?

Villa Vistamare è una casa per anziani un po' bizzarra, o meglio a essere bizzarri sono i suoi "abitanti". I vecchietti che vi soggiornano, fino alla fine dei loro giorni, trascorrono il tempo in diverse attività che consentono loro di non annoiarsi mai. Quindi dimenticate quelle case di riposo in cui domina silenzio e tanta tristezza, perché a Villa Vistamare non c'è spazio per il grigiore!
Nel romanzo ideato da Patrizia Fortunati ed edito da Mursia Editore, tutto ha inizio con un morto e una busta destinata ai "superstiti" della Villa. Ne leggerete delle belle in Puzza di morto a Villa Vistamare.


Prezzo cartaceo 17€/ Prezzo Ebook 6,99€ per un totale di 202 pagine.

Affrontare un discorso sulla vecchiaia e le sue conseguenze, spesso non troppo piacevoli, non è semplice. Patrizia Fortunati, però, è riuscita a farlo con un tono allegro, ironico e spensierato: insomma tutto l'opposto di quanto ci si aspetterebbe da un'ambientazione simile.
Ad esempio, all'inizio della storia tre arzilli vecchietti, cosiddetti il Bellachioma, la Secca e la Marescialla, o ancora I meglio del mazzo, sono alla ricerca della "puzza di morto".

Ora Claretta, aperta la porta antincendio che separava le scale di servizio dal lungo corridoio uguale per forma a quello degli altri piani, solo una ventina di metri più corto, si fermò per annusare l'aria: morto, cercava puzza di morto.

La morte è da subito presentata come fosse un semplice evento che prima o poi colpirà tutti loro, per cui scommettere chi sarà il prossimo diventa quasi un gioco per anziani. Nessuna tristezza vela le loro parole o le battute al riguardo.
Il morto, allora, arriverà presto: si tratta del nipote dell'antico proprietario della Villa, che, come il nonno prima di lui, decide di lasciare qualcosa a chi è ancora ospitato lì. Il suo lascito è contenuto in una busta sigillata.

Proprio da questa busta si svilupperanno una serie di eventi esilaranti, tra auto rubate, minacce, riunioni segrete, femori rotti, soap opera e indagini, così che i protagonisti della Villa non vi lasceranno annoiare neanche per un momento.
A questo si aggiunge uno stile ironico, frizzante e molto scorrevole che non conoscevamo nella Fortunati. Le sue precedenti pubblicazioni, che abbiamo davvero amato, erano di tutt'altro stampo, ma dobbiamo ammettere che questa nuova penna della scrittrice ci piace tanto quanto le altre.





Ciò che a noi ha colpito maggiormente è la capacità dei protagonisti di non arrendersi agli "acciacchi" e alle difficoltà incontrate nel perseguire i loro scopi. Ci è, quindi, sembrato questo il messaggio più lampante dell'intera vicenda: non mollare mai, vivere con leggerezza e non imbruttirsi di fronte ai momenti più neri della vita!

Non ci resta che ringraziare ancora una volta Patrizia Fortunati per la sua gentilezza e disponibilità e per averci dato, ancora una volta, questa fiducia per una nuova collaborazione!
Per chi, invece, volesse conoscere i precedenti libri di Patrizia Fortunati vi lasciamo i link alle nostre recensioni:

Trecento secondi  casa editrice Falco Editore

Altrove casa editrice Ali&No Editrice

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3 commenti

  1. deve essere un libro molto simpatico, mi incuriosisce tanto, che graziosa copertina

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  2. Quando ho letto il titolo del libro ho pensato subito "Oddio, che è?!" Invece credo che mi divertirò un sacco a leggerlo!

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  3. Già il titolo e la cover ha reso bene l'idea della situazione! Io ho una nonna di 93 con la demenza senile per cui l'argomento anziani mi è molto vicino. Leggero' questo libro con piacere!

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