Libreria da Emma - recensione

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Esiste una piccola libreria a Milano, una di quelle che ti permettono di assaporare il profumo di antiche storie. Un luogo dove le parole emergono da antichi fogli di carta per darti le risposte che cercavi, un luogo che cura l'anima e che porta il nome di una donna il cui amore per il marito è stato davvero grande.

In questo luogo si imbatte Bianca che è in fuga da New York e dal passato che continua a tormentarla. Sarà grazie all'aiuto dell'anziano librario Leonardo, di un professore un po' all'antica, Carlo, e dei libri che ritroverà la sua strada.

Questa è la trama del romanzo Libreria da Emma di Serena La Manna, edito da Bookabook.

Prezzo cartaceo 13€/ Prezzo Ebook 5,99€ per un totale di 200 pagine.

Appena varcò la soglia venne sommersa dal familiare profumo dei libri, quell'odore che hanno i volumi un po' vecchi, con le pagine ingiallite, quelli che hanno una storia da raccontare e che sanno dare una risposta a ogni domanda. L'odore degli scaffali carichi di quei libri messi lì, un po' alla rinfusa, in attesa di una casa.

Le prime impressioni di Bianca, non appena varca la soglia della libreria, suscitano sensazioni che ogni appassionato di libri e librerie amerebbe. I suoi pensieri descrivono esattamente ciò che ciascun buon lettore sente entrando nella libreria di fiducia, un luogo che è come casa perché frequentarlo non significa necessariamente acquistare qualcosa. Basta solo respirare a pieni polmoni e sentirsi bene per un momento. Lontani da tutto.

Ecco, dunque, per quanto venga da lontano la protagonista di Libreria da Emma somiglia a molti di noi. È una ragazza ferita, lotta contro il proprio passato ed ama quella carta stampata che riesce a darle sollievo ogni volta.
Vorrebbe anche tornare ad amare qualcuno, ma quel percorso è più ripido del previsto e quando un professore un po' impacciato tenta di avvicinarsi a lei non è così semplice per Bianca lasciarsi andare.

Il professore, però, è un romantico all'antica, ama i libri e le storie d'amore che essi nascondono. Insomma un tipo non proprio facile da trovare ai giorni d'oggi, eh!

[Carlo] Un'ora prima era uscito di casa con la speranza di ritrovare quella ragazza. Era bella, sì, ma lui aveva intuito che nascondeva qualcosa di più. [...] Spesso si era sentito dire che viveva troppo tra le nuvole, che le storie d'amore dei grandi classici, ricchi di struggimenti e con il lieto fine, non fanno parte della vita reale. Gli dicevano che [...] la sua insana passione per la letteratura, così fuori di moda in questo millennio, lo avrebbe solo aiutato ad allontanare ogni ragazza.
Ma lui non credeva a quelle fandonie.

Pian piano riuscirà a far breccia nel cuore ferito di Bianca.
Nel nostro, invece, si è fatto subito strada Leonardo: un anziano dispensatore di amore e buoni consigli, quell'uomo buono che tutti vorrebbero nella propria vita, quel "nonno" che cura ogni ferita dei propri piccoli. Lui, per noi, ha rappresentato il personaggio più importante del romanzo: come un libro cura e consola la fragile Bianca e le dona un'altra famiglia da amare e da cui essere amata.

A nostro parere, dunque, i libri e il loro potere fanno da padrone nel romanzo, molto più che la storia d'amore: non sappiamo se l'intento fosse davvero questo, ma di certo possiamo dirvi che questo è quello che più ci ha colpiti durante la lettura. Leggiamo tanti romanzi rosa dove il formarsi della coppia è il focus, qui no o almeno così è stato per noi.

La lettura è davvero scorrevole, basta poco per raggiungere la fine ma senza premura: è quasi una dolce passeggiata accompagnati per mano dal buon vecchio Leonardo.

E non sono i lettori a scegliere i libri, sono loro a scegliere chi li leggerà, perché sanno che, in quel momento, chi li sta cercando ha bisogno esattamente della loro storia.

Se questa storia sembra volervi dire qualcosa di più, se vi sentiti chiamati da lei, allora leggetela!

Noi ringraziamo la casa editrice, ancora una volta, per la gentilezza, la premura e la pazienza nei nostri confronti!