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Tre serbi, due musulmani e un lupo - recensione

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Pulizia etnica, rastrellamenti e campi di concentramento sono quelle parole che riportano alla mente la Seconda Guerra mondiale. Ma siamo sicuri che siano davvero solo pertinenti a quel terribile periodo storico? No, decisamente no.
Ci sono momenti che abbiamo dimenticato o di cui non ci è mai importato nulla, perché, al sicuro dentro le nostre case e con tutte le libertà immaginabili, non ci siamo mai preoccupati del mondo esterno.
Ecco, il romanzo Tre serbi, due musulmani e un lupo Ã¨ una pagina della storia, raccontata dagli occhi di cinque ragazzini, per farci capire quante richieste di aiuto sono state ignorate e lo sono tuttora in alcune parti del mondo. Quelle non così importanti.
Dunque ringraziamo da subito gli scrittori Luca Leone e Daniele Zanon, nonché Infinito Edizioni, per averci consegnato una testimonianza così importante.

Prezzo cartaceo 12,75€/ Prezzo Ebook 5,99€ per un totale di 304 pagine.

A Prijedor, cittadina della Bosnia nord-orientale [...] bosniaci e musulmano-bosniaci abitavano negli stessi quartieri, mischiati tra loro. Condividevano palazzi, quartieri residenziali con villette, strade, negozi e scuole. [...] Ma serbi e musulmani abitavano muro a muro, e a parte qualche piccolo particolare, qualche abitudine, non c’era niente che avrebbe fatto presagire che, di lì a poco, sarebbero stati costretti a diventare nemici gli uni degli altri. 

Era il 1992 (io non ero ancora nata - la Blu) e in Bosnia stava per esplodere una nuova guerra con tutti le condizioni che il nazifascismo aveva dettato per gli Ebrei e i diversi. Quella però fu la volta dei musulmani, l'ennesimo capro espiatorio per una purificazione di innocenti.

Famiglie deportate in campi di concentramento, donne stuprate prima di essere uccise, uomini sfruttati per i lavori pesanti prima di essere destinati a fosse comuni.
E dall'altro lato soldati dediti al divertimento, tra sesso e omicidi mirati al semplice sfogo personale.

La civiltà, dunque, aveva davvero preso il sopravvento negli anni Novanta? E si può parlare di pace oggi? No affatto. Gli uomini continuano ad odiare gli uomini, che siano fratelli, vicini di casa o abitanti dell'altro versante del globo.
Questo perché le ideologie non muoiono con i loro fautori e i bambini apprendono dai genitori.
Il professor Petrović nel romanzo è uno dei pochi che punta a far crescere una generazione diversa dalla propria: ragazzi pronti a riconoscere il senso di fratellanza, di uguaglianza e di pace.
Insomma è il personaggio che incarna il vero valore della Scuola, ovvero quello di stimolare gli studenti a diventare esseri pensanti capaci di compiere scelte consapevoli e ben ponderate. Ma la Scuola si confronta sempre con l'altro lato della medaglia dell'educazione, la Famiglia.
Se la famiglia rema contro la scuola, non è semplice distogliere dalle menti dei più piccoli ideologie già ben radicate.

 Immaginava i discorsi che venivano fatti in certe case. Discorsi e ideologie che alcuni fra i suoi ragazzi sentivano ogni giorno a tavola. Petrović voleva bene a quei ragazzi. Nessuno escluso. Sperava, con le sue lezioni, di contribuire a far crescere una generazione diversa da quella dei padri. Certi padri, ovviamente.


Per fortuna il romanzo mostra anche l'altra metà del mondo, quella costituita da ragazzi che si tengono per mano e lottano contro qualunque sistema precostituito per salvarsi. Jelena, Milorad e Zlatan, i tre serbi, Faris ed Emina, i due musulmani. Senza tralasciare l'importantissima figura del lupo di Jelena, Vuk.


– Senti… sei tu adesso quella che sta facendo chiacchiere da bar. Siamo solo cinque ragazzini… tre serbi e due musulmani! Cosa potremmo mai fare? 
– Appunto… siamo in cinque – disse Jelena raccogliendo tutti in uno sguardo –. E cinque non sono pochi. Ci sono persone che da sole hanno cambiato il mondo! 
– E-e-e u-un lupo – aggiunse Milorad. Tutti si girarono a guardarlo. 
– Cos'hai detto? – chiese Jelena. 
– Si-si-siamo tre serbi, du-due musulmani e u-u-un lupo.
 – Esatto! – esclamò Emina con un sorriso –. Tre serbi, due musulmani e un lupo. Chi ci può fermare? 

Questa è la risposta alla domanda che tutti ci porgiamo nelle situazioni difficili. Che posso farci io?
Se ognuno di noi, di fronte a qualunque problema, reagisse nel proprio piccolo seguendo le orme di questi ragazzini avrebbe già compiuto una grande impresa.
I tre ragazzi serbi andranno infatti alla ricerca dei due fratelli musulmani per salvarli dai campi di concentramento. Ci saranno i soldati armati, grossi furgoni per le deportazioni, un orso e tanto altro ad ostacolarli ma non si perderanno mai d'animo.



Beh tutto bello e tutto facile in un libro giusto? Sì certamente, ma quante volte libri del genere hanno narrato vicende eroiche davvero accadute? Forse i cinque ragazzini non sono davvero esistiti, ma le loro vicissitudini sono ispirate a una testimonianza reale presente alla fine del libro.

Leggetelo! È l'unico consiglio che possiamo darvi. I cinque ragazzini vi renderanno le vicende non troppo pesanti, promesso. Ma alla fine avrete imparato una lezione di storia e di vita che vi porterete con voi per sempre!

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5 commenti

  1. molto interessante la trama di questo romanzo mi avete incuriosito parecchio

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  2. Io invece nel '92 avevo 18 anni e mi ricordo molto bene la guerra in Bosnia. Una brutta pagina della storia mondiale. Questo libro dev'essere molto bello e forte allo stesso tempo.

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  3. Un libro che tutti dovremmo leggere, la guerra in Bosnia la ricordo per sommi capi, feroce ed inutile come tutte le guerre e dimenticata troppo velocemente

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  4. Una trama davvero molto interessante, grazie per il consiglio ci farò un pensierino ^^

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  5. un libro da leggere, le differenze etniche viste dai più piccoli. Sono molto curiosa!

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