Libri

Ti regalo le stelle - recensione

16:31

«Be’, si tratterebbe di raggiungere alcune delle nostre abitazioni più remote per fornire materiale di lettura a coloro che altrimenti non potrebbero recarsi nelle biblioteche della contea a causa di, che so, problemi di salute, impedimenti vari o mancanza di mezzi di trasporto.» 

Questo l'obiettivo di alcune donne del Kentucky in America, bibliotecarie per passione. Cosa potrebbe esserci di sbagliato nel fornire testi da leggere, tra cui ricette, preghiere, manuali, fumetti e romanzi, per insegnare anche a leggere a chi non ne ha avuto l'opportunità?
Ecco allora che Alice insieme a Margery, Beth, Izzy e Sophia daranno vita a qualcosa di straordinario in una terra ancora selvaggia, dove far radicare la cultura è un'impresa difficile nell'ormai lontano 1937.
Qui l'amore per i libri, lo spirito forte delle donne e la lotta ai pregiudizi si uniscono per dar voce ad un romanzo straordinario. Anche questa volta con Ti regalo le stelle la scrittrice Jojo Moyes ha dato il meglio di sé.

Prezzo cartaceo 19€/ Prezzo Ebook 9,99€ per un totale di circa 400 pagine.

Di certo il tema principale legato ai libri e alla lettura è quello che, da subito, ci ha colpite e ha reclamato la nostra attenzione. Però, dobbiamo ammettere, abbiamo trovato un mondo molto più vasto al suo interno. Le tematiche sono davvero varie e tutte sensazionali, ma parlarne implicherebbe una dissertazione troppo lunga per una modesta recensione come questa.

Volevamo, quindi, sottolineare uno degli aspetti che più ha attirato la nostra attenzione. Le donne e la forza che le unisce. Le protagoniste descritte sono tutte diverse tra loro, hanno diversi problemi alle spalle. In un primo momento agiscono singolarmente, in privato, lasciando separati lavoro e famiglia. Pian piano però diventano un gruppo compatto, dove i problemi dell'una si intersecano con quelli dell'altra e aiutarsi reciprocamente diventa inevitabile.
Potete pensare che sia inverosimile dato che, spesso, noi donne non siamo capaci di lavorare insieme senza tirarci i capelli! Ma sappiate che anche le bibliotecarie della WPA Packhorse Library (questo il nome che viene dato loro) non riescono a tenere a freno la lingua e litigare farà parte della loro convivenza e della conseguente amicizia.

Passiamo adesso alla descrizione delle singole donne per rendervi chiaro come ciascuna incarni le condizioni che la nostra società ci ha imposto da secoli e dalle quali difficilmente riusciamo tutt'oggi a tirarci fuori.

MARGERY

Lei è la tipica donna indipendente, che ama il proprio lavoro e non accetta condizionamenti di nessun tipo. Non ama sentirsi additare per le colpe del padre ma fa in modo che queste le scivolino addosso, acquisendo così uno status di superiorità rispetto ai suoi sbeffeggiatori.
Ha un uomo nella sua vita, si amano reciprocamente, ma lei non accetta il matrimonio: sarebbe una condizione vincolante e di sottomissione che minerebbe la sua libertà.
Possiamo davvero dire che oggi questa condizione sia scomparsa dalle famiglie moderne? Noi diremmo proprio di no..

«[...] Quindi che differenza c’è tra vivere così e fare le stesse cose ma con un anello al dito?»
Margery bevve un sorso di caffè. [...]
«Be’, una differenza c’è. Perché ora posso fare quello che voglio e non c’è nessuno che mi possa comandare.»
«Ti ho sempre detto che questo non cambierebbe. Dopo dieci anni spero che tu sappia che sono un uomo di parola.»
«Lo so. Ma non è soltanto la libertà di agire senza dover chiedere il permesso a nessuno, è la libertà mentale. La consapevolezza di non dover rispondere a nessuno. La possibilità di andare dove voglio. Fare ciò che voglio. Dire ciò che voglio. Io ti amo, Sven, ma ti amo da donna libera.» Si protese verso di lui e gli prese la mano. «Non credi che sapere che sono qui solo perché voglio esserci, non perché me lo dice un anello, sia un tipo di amore ancora più grande?»

ALICE

Alice, invece, è la donna romantica e sognatrice. Ãˆ inglese ma ha sposato un americano in cambio di una vita straordinaria nel Nuovo Mondo. Ben presto si accorgerà della falsa promessa: il marito non la ama e la sua vita da casalinga le sta stretta così come la convivenza forzata con il suocero.
Il lavoro in libreria è la sua fonte d'aria, la libertà che stava cercando. Finché le condizioni della famiglia iniziano a vincolarla e ribellarsi comporta dure conseguenze: la violenza.
Di queste situazioni ne sentiamo giornalmente, inutile dire di più.

Poi, prima che potesse raccogliere i suoi pensieri, Alice si sentì tirare bruscamente i capelli e le arrivò un altro colpo, questa volta alla tempia, che le fece picchiare la testa sul bordo del tavolo. Presa da un capogiro, si rese conto confusamente del movimento, delle urla, del rumore dei piatti che si frantumavano sul pavimento. Alzò un braccio nel tentativo di difendersi, pronta al colpo successivo.

«Sai qual è la cosa peggiore che può capitarti quando un uomo ti picchia?» disse Margery alla fine. «Non è il dolore. È la scoperta, in quel preciso istante, di cosa significhi essere donna. Ti rendi conto che non importa quanto tu sia intelligente, quanto tu sia più brava ad argomentare rispetto a loro, quanto tu sia migliore di loro, punto e basta. Capisci che possono sempre e comunque metterti a tacere con un pugno. Così.»

BETH, IZZY e SOPHIA

Beth è una donna nata in una famiglia di umili origini tra tanti uomini. Cavalcare per portare i libri è l'unico mezzo per emanciparsi e lavorare per non restare in casa ad occuparsi delle "faccende da donna".
Izzy, al contrario, appartiene ad una famiglia agiata. Ama cantare ma non sarebbe un'occupazione adatta al suo status. Occupare il suo tempo in biblioteca è la soluzione temporanea migliore al momento. Soprattutto perché lei ha una lieve disabilità dovuta ad una gamba più corta dell'altra.
Quanto può incidere questo problema su una giovane ragazza, se presa di mira da chiunque la veda zoppicare?
E infine c'è Sophia, la donna più additata perché nera. Un altro cliché della nostra società insomma. Lei non può lavorare insieme ai bianchi, non può contaminare i loro libri o respirare la loro aria. E intanto è una delle migliori bibliotecarie esistenti: ricuce libri rovinati e li classifica alla perfezione tenendo i conti dei prestiti.

Ecco qui tutte le donne che rendono i loro problemi o difetti un punto di partenza per lottare per i loro interessi e i loro diritti. Un libro ancora fin troppo attuale, per quanto ambientato quasi un secolo fa ci parla di condizioni ben note a tutti. Un libro pieno di emozioni, ma anche un'aspra dovuta critica a tutti noi.




Allora il consiglio è di leggerlo: a voi donne perché troviate in queste protagoniste il coraggio di affrontare qualunque difficoltà. La forza è dentro di voi e nelle donne che vi stanno accanto (non abbiate mai paura di chiedere). A voi uomini perché comprendiate che essere come voi non implica privarvi di qualcosa ma solo lasciare che anche noi possiamo avere le vostre stesse libertà! E, consentiteci di dirlo, avete molto più bisogno di noi di quanto pensate.

Ringraziamo allora la casa editrice Mondadori per averci fornito la copia digitale del romanzo, per quanto poi l'acquisto del cartaceo sia stato inevitabile!

You Might Also Like

4 commenti

  1. Mi piace moltissimo la trama, grazie mille per il consiglio, ci farò un pensierino ^^

    RispondiElimina
  2. Una bella storia di donne in un contesto ben costruito. Credo che lo leggerò anch'io

    RispondiElimina
  3. mi sono persa vari romanzi di jojo moyes perché non erano più brillanti come i primi ma ora questo mi incuriosisce

    RispondiElimina
  4. Ora più che mai sei davvero preziosa con i tuoi consigli di lettura!

    RispondiElimina