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L'amore sommerso - recensione

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Le donne forti si accettano per quello che sono, anche con le loro fragilità. Sanno apprezzarsi e riconoscono il proprio valore. Specialmente se messe di fronte a una situazione dolorosa o complicata, sanno rialzarsi e scoprirsi migliori.

Elena, giovane donna italiana vittima di un incidente stradale, non riesce più a dare un senso alla propria vita finché decide di recarsi nell'isola di Lampedusa come volontaria di una Ong. Aiutare i migranti che sbarcano quotidianamente, dare loro i primi soccorsi e farli sentire benvenuti diventa il suo nuovo obiettivo. Ma ben presto si renderà conto del fatto che, per quanto si possa essere ben disposti, non tutti hanno la forza di reggere nelle situazioni più drammatiche. Per fortuna Elena sarà aiutata da Davide, medico responsabile della Ong, e il loro rapporto diverrà sempre più intimo.
Quanto sarà dura questa esperienza e quanto le consentirà di crescere e trovare il proprio posto nel mondo?

Ecco la trama de L’amore sommerso di Elisa Pistolesi.

Prezzo cartaceo 13,99€ per un totale di 290 pagine.
La protagonista incontrerà anche altre persone durante il suo viaggio nell'isola siciliana, tra questi uno dei nostri preferiti è Amal. Da migrante eritreo egli ha vissuto gli orrori del suo paese e della traversata del Mediterraneo, ma non smette di stare in apprensione: attende l’arrivo della sua amata, che non ha potuto sposare in terra natia, cosicché possano stare insieme per sempre. Conoscere la storia di quest’uomo e della sua donna è uno dei momenti più drammatici ma al contempo romantici del libro.
Attraverso le loro storie si percepisce tutto il dramma di tutti quegli uomini costretti ad andare via da casa propria solo per trovare un po’ di pace e libertà, per poi spesso trovarsi, però, denigrati e non voluti.
Sono uomini, donne e bambini che sognano una terra nuova ricolmi di speranza e talvolta non riescono neanche a raggiungerla..

La differenza tra un migrante e un pacco è che il pacco ha un indirizzo e una precisa destinazione, viene maneggiato con cura, anche se non c’è scritto sopra, e viene recapitato in ottime condizioni.
Un migrante no.
Un migrante spesso non ha indirizzo, né una precisa destinazione, viene maltrattato in maniera disumana anche se è un essere umano e spesso quando arriva è morto.

La verità è che siamo tutti bravi a riempirci le bocche di belle parole e gli occhi di false lacrime leggendo di queste tragedie, ma non siamo assolutamente capaci di lasciare tutto e avventurarci, come Elena, per salvare vite umane. Che importa da dove vengono? Se invece di far tanta polemica, cercassimo soluzioni perché questa gente non debba più lasciare casa propria in condizioni pessime per trovarne poi altrettante anche nel nostro paese!

Ecco cosa ci insegna la scrittrice, a guardare con gli occhi dell’altro le tragedie che si consumano a pochi passi da noi. Ecco quale insegnamento profondo ci ha donato questo libro: la storia d’amore principale segue le regole del romance, concedendosi anche alcuni cliché che a essere sincere non ci attirano più, ma grazie alla storia dei due eritrei e la loro influenza su Elena e Davide la qualità del racconto va di certo oltre.

In ultimo vogliamo fare una considerazione riguardo lo stile della Pistolesi: nella bellissima dedica che ci ha dedicato si è scusata in anticipo per eventuali refusi, alcuni dei quali sono stati corretti dalla stessa per concederci una migliore lettura. Noi abbiamo trovato questo gesto davvero bellissimo: è come avere un manoscritto originale contenente tutta l’umiltà di chi riconosce di poter fare errori. Grazie davvero per questa copia unica!

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2 commenti

  1. un libro che non conoscevo, sarebbe una piacevole lettura, proprio il mio genere

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  2. Il titolo ha attirato la mia attenzione immediatamente e la trama non mi ha delusa! Da leggere assolutamente!

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