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Nettlesfield di Antonella Vitali (Vintage editore) - recensione

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Chi è Esther Branwell? Una bambina inglese del XIX secolo. Una bambina di dieci anni che viene condotta in casa della zia, la baronessa di Melville House, per essere cresciuta ed educata nel modo più consono a una rispettabile signorina del suo tempo.
Ma c'è qualcosa, nascosto in una polverosa soffitta, che turberà i sogni della giovane Esther fino all'età adulta. Quale segreto nasconde esattamente? Perché nessuno ne parla?
Nettlesfield, la casa a fianco di Melville House potrebbe avere le risposte, eppure è abbandonata da anni...

Tutta l'atmosfera della letteratura inglese ottocentesca si raccoglie entro le pagine di Nettlesfield, il romanzo di Antonella Vitali, edito da Vintage Editore.
 
Prezzo cartaceo 16€/ Prezzo eBook 5,99€ per un totale di 560 pagine circa.

IL GENERE
 
Chiudete gli occhi e pensate di avere poggiato sulle vostre gambe un classico della letteratura inglese dell'Ottocento, poi apriteli e immergetevi tra le parole della Vitali: vi sembrerà di aver sbagliato libro e aver preso un classico appunto!
Se siete abituati a leggere la Austen o le sorelle Brontë ritroverete in Nettlesfield tutte le caratteristiche di quella scrittura ottocentesca:

- Descrizioni dettagliate
- POV in prima persona che spesso si rivolge direttamente al lettore
- Non molti dialoghi ma tante riflessioni
- La scoperta del sentimento dell'amore e tutti i problemi ad esso legati

LE DESCRIZIONI
 
Questa componente, per nulla limitata e banale, risulta uno degli elementi fondanti dell'opera: il lettore guarda con gli occhi della giovane donna i paesaggi straordinari che vede fuori dalla finestra della sua camera o durante le lunghe cavalcate attraverso giardini e boschi.

La luna illuminava la campagna e scoloriva Nettlesfield, la vecchia casa abbandonata: un fossile, tempio di ombre pallide e cor tina di frutici e arboscelli, capestro di suoni e silenzi. Era tutto intesa e pace, equilibrio e verità; nessuna finzione né ar tifizio, il bello e il brutto mescolati si armonizzavano. 
 
LO STILE
 
Abbiamo già detto in parte riguardo lo stile del libro ma ci teniamo a precisare di non aver mai letto un libro così "autentico": sembra davvero scritto nel passato o per lo meno sembra una traduzione italiana di un'opera inglese dell'Ottocento. La costruzione delle frasi, il lessico utilizzato, la reticenza su date e luoghi sono tutti perfettamente rispondenti allo stile delle famose autrici dei classici che un po' tutti abbiamo letto.

Ero una bimbetta di dieci anni, avevo la testa piena di racconti fantasti ci, e trovarmi in un luogo arcano - cinto da muri di nebbia che impedivano alla vista umana e alla fantasia di discernere luoghi familiari rincuoranti, condotti da un'ignota estranea, quale era per me zia Helen, fasciata in una severa veste scura, che ci conduceva in una dimora sinistra e imponente - non mi rincuorava affatto, ma dava adito alle mie infantili paure ad assumere un significato ancora più vivido.
 
RITMO
 
Se da un lato questo calarsi nei panni di una scrittrice del passato ha reso straordinaria la penna della Vitali, dall'altro (è doveroso avvertirvi) potrebbe risultare una lettura inaspettata per un lettore che non ne sia perfettamente consapevole.
Si tratta, infatti, non di un romanzo rosa quanto piuttosto di un revival della lettura neoclassica inglese il cui ritmo è spesso rallentato da molte riflessioni della protagonista e dalle descrizioni.
 
Traendo le somme, di certo è un romanzo che piacerà a chi ama i classici della lettureratura inglese dell'Ottocento ed è il motivo per cui a noi è piaciuto.
Se dovessimo dire cosa ci sia piaciuto meno diremmo certamente la lunghezza, perché forse avremmo preferito che ci si dilungasse meno in alcune parti. Ma soprattutto ciò che ha rallentato la lettura è il font "macchina da scrivere" che, per quanto elegante e molto adatto al romanzo e alla filosofia della casa editrice, sinceramente non ci permettava di andare spedite come sempre.
Ciò naturalmente non inficia sul valore del libro che, ripetiamo ancora, è davvero un'opera di maestria nel recupero di uno stile narrativo "vintage".
Davvero complimenti!

Non ci resta che ringraziare la casa editrice per averci fornito la copia del romanzo e averci consentito di recensire questo libro!
Alla prossima lettura.

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6 commenti

  1. Un ritorno alla letteratura classica del passato, mi sembra di capire. C'è tanto bisogno di romanticismo, in effetti...

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  2. wow, che carina la vostra presentazione

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  3. Mi piacciono moltissimo i libri con storie ambientate nei secoli passati! E la foto che hai realizzato è perfetta per rendere l'idea.

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  4. Da amante dei romanzi della Austen e delle Bronte, sono attirata molto da questo! Periodo e ambientazione sono tra i miei preferiti.

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  5. Mi piacciono i romanzi d'epoca specie se hanno il fascino del mistero

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  6. Adro questi romanzi ambientati in epoche passate, complimenti per i vostri scatti stupendi ^^

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