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Mirabilia. Stupore della vita di Antonio Morabito (Falzea editore) - recensione

16:30

Stupore e meraviglia, ovvero osservare veramente il mondo e riflettere sul suo valore.
Siamo ancora in grado di farlo? Siamo capaci di cogliere i dettagli che rendono straordinaria la terra in cui viviamo? Riusciamo a cogliere il vero significato dei valori e della vita?
Da quando l'uomo ha iniziato a muoversi sul nostro pianeta si è posto tante domande su di sé, sull'esistenza e sul mondo. 
Ecco allora il nuovo libro di Antonio Morabito, Mirabilia. Stupore del mondo, edito Falzea. Un libro che ci guida a riaprire gli occhi verso ciò che abbiamo dimenticato di guardare e guardare davvero.

Prezzo cartaceo 19,50€ per un totale di 220 pagine circa.

Mirabilia, ovvero la meraviglia raccontata non come un opera altisonante e pomposa, ma come un'esperienza che tutti possiamo scegliere di fare, una vita che tutti possiamo scegliere di vivere. Una vita osservata, accurata, ricca di gioia e stupore.
Nel libro, allora, Antonio Morabito ci racconta, attraverso sensazioni, tematiche e immagini, la vita così com'è. Ma anche il mezzo che ciascuno di noi, qualunque sia l'età, può utilizzare per affrontarla nella giusta prospettiva: la meraviglia.

LO STUPORE DI INVECCHIARE

Tra le varie "immagini" di stupore che l'autore ci propone nel suo libro ci ha colpito particolarmente quella legata al trascorrere del tempo e l'avanzare dell'età.
Siamo sempre più legati all'idea di attimo fuggente, di prendere tutto e subito, di non fermarci perché ci hanno sempre detto che "chi si ferma è perduto" che non siamo più capaci di vedere oltre la frenesia del giorno attuale. Non vediamo più futuro oltre l'oggi.
 
Ma è l’impossibilità a proiettarsi nel futuro e a realizzare progetti a lungo termine la maggiore fragilità di questa epoca della vita.
 
Ma una soluzione c'è, un mezzo per guardare nella prospettiva giusta esiste ancora e Antonio Morabito ce lo ricorda molto bene!
 
Un antidoto indispensabile per vivere bene il trascorrere del tempo è quello di allontanare malinconie, solitudini o rancori. È la capacità di ricercare sempre la felicità e il benessere e trovare sempre gli aspetti belli delle persone e delle cose, nei più giovani e nei più anziani.


MASCHERE E MASCHERINE
 
Un altro dei temi connessi al filo conduttore della meraviglia è quello della maschera: il modo più immediato e semplice per nascondersi agli altri, per non rivelarsi e non rivelare.
 
"Ciò che la morte smaschera non è nient'altro che maschera". 
 
Di certo è una tematica affrontata in mille modi nella letturatura, nella filosofia e nel teatro ma l'autore qui compie un passo in avanti: la maschera che per secoli ci è stato detto di togliere, adesso è obbligatoria come mezzo per salvaguardare non più solo se stessi ma sopratutto gli altri.

Chi avrebbe mai potuto immaginare che le maschere, con l’imposizione di decreti governativi, sarebbero diventate obbligatorie per tutti, come difesa sanitaria, per relazionarsi, entrare nei luoghi chiusi, persino per pregare, parlare, riunirsi, incontrare persone. Sì, le maschere sono diventate, con la pandemia, un elemento imposto nella vita sociale di questa epoca. Un diaframma che nasconde sorrisi, espressioni facciali di gioia o dolore o di insofferenza. Quasi un colpo di scena della storia. Lo stupore non finisce mai.
 
Un vero colpo di scena anche quello dell'autore che ci ha messo di fronte ad una riflessione quanto mai contraddittoria e allo stesso tempo straordinaria. 

IL SALOTTO DIGITALE 

Avere l'opportunità di dialogare direttamente con l'autore e conoscere la persona dietro la penna è per noi, da sempre, un momento importante. Le parole, le tematiche, le storie acquisiscono un valore aggiunto in un dialogo aperto (per quanto le restrizioni da digitale limitino il rapporto umano).

Grazie alla possibilità di partecipare al Salotto digitale abbiamo potuto chiedere all'autore una domanda che da subito ci siamo poste noi stesse ad un primo approccio al libro:
 
"Abbiamo notato con molto piacere che il suo libro non contiene capitoli intesi in modo tradizionale, poiché questi si relazionano con riflessioni e citazioni di antichi autori, nonché con le pennellate di Michele Praticò. In parte per i nostri studi in parte per passione innata siamo sempre entusiaste quando l'arte viene concepita insieme in molteplici forme. Ci chiedevamo, allora, da cosa è nata questa idea? C'è stato un momento o una circostanza specifica che le ha suscitato questa idea per la sua composizione?"
 
Ecco la risposta che ci è stata data per sommi capi (ascoltare lo stesso autore e tutte le riflessioni su cui riesce a spaziare coivolgendo l'uditore è di certo un'esperienza di gran lunga migliore):

L'idea del libro sullo stupore nasce da una espressione popolare ripetuta spesso in famiglia: "non gabbo e non meraviglia" Non stupirsi mai di niente. Ossia la meraviglia è una costante nella vita comune che non deve mai sorprenderci troppo. Da qui è stato un lampo, scoprire che il tema della meraviglia sia stata una costante nel pensiero di filosofi e umanisti di ogni epoca. Così il libro è diventato un viaggio di scoperta, una riflessione. Una meditazione e quindi una trasmissione di quello che man mano si andava scoprendo. L'incontro con l'artista Michele Praticò, con cui ci si conosce da tempo, è diventato un completamento, una riflessione condivisa che ha generato nell'artista un'ispirazione che ha consentito di coniugare arte e pensiero scritto. Così arte e saggistica camminano insieme in questo libro unitamente a uno slancio emotivo che vuole coinvolgere interamente il lettore.

ARTE E MERAVIGLIA

Come già detto dall'autore l'arte ha, dunque, uno spazio fondamentale nell'economia del libro. Noi volevamo solo aggiungere che ci è davvero piaciuta quest'idea e ammettiamo di aver sfogliato tutto il libro, appena ricevuto, per scoprire tutte le tematiche del libro e quali fossero le relative creazioni di Michele Praticò!

LO STILE 

Lo stile dell'autore è uno dei elementi fondamentali per capire che le tematiche affrontate, per quanto serie, non siano affatto pesanti e noiose. Ciò, al contrario, non significa che vengano banalizzate ma proprio come un viaggio di parole accompagnano il lettore alla riscoperta di se stesso e della vita.
Ecco perché ci sentiamo di consigliarvi di leggere un capitolo a sera, prendendovi un momento di pausa e di riflessione focalizzandovi su un tema specifico al giorno.
 
Non ci resta che ringraziare l'autore, la casa editrice e il team di Brandorbi per averci dato la possibilità di leggere il libro grazie alla copia cartacea, ma soprattutto di partecipare a quel confronto con l'autore che per noi è stato davvero edificante!
 
Trovate il libro su:
 
 
Buone letture a tutti! 


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3 commenti

  1. Mi incuriosisce molto questo libro e avrei anche io decine di domande da fare all'autore in merito agli argomenti che vedo trattati

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  2. un libro interessante, insolito e che fa riflettere: una lettura stimolante per menti aperte

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  3. che meraviglia di introspettività questo romanzo

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