"Tra paesani ci si aiuta".
Nella "valle" ci si conosce e ci si aiuta. Lì dove abitano gli umili lavoratori, i disoccupati e i ricchi imprenditori nessuno può sfuggire all'occhio vigile della comunità.
Bruno Manera e Federica Pesenti si sono trasferiti da poco, un ricco cinquantenne e una trentacinquenne erede di una rinomata famiglia di imprenditori del luogo.
Le minacce nei confronti di lui non tardano ad arrivare e il rischio di rimetterci la vita si fa sempre più alto, finché un vigilante, Manlio Giavazzi, decide di dargli una mano.
Basterà la solidarietà del singolo a infrangere il velo di bugie e omertà che domina il paese? E di chi ci si può davvero fidare?
La storia si tinge di mistero e morte nel nuovo romanzo di Massimo Carlotto, E verrà un altro inverno, edito Rizzoli.
I PERSONAGGI
Bruno Manera
Le vicende hanno inizio grazie a lui e al suo trasferimento nella "valle". Da subito appare come un uomo onesto che ama la moglie e il proprio lavoro. Eppure sembra non essere gradito a qualcuno che continua a minacciarlo e indurlo ad andare via.
La sua tenacia non basterà a tenergli i nervi saldi fino alla fine e un pizzico di ingenuità e lo sconforto per le vicende lo manderanno in rovina.
Federica Pesenti
La moglie di Bruno sembra la tipica donna "viziata" dalle comodità che la famiglia le ha sempre garantito. Ha sposato un uomo che non ama solo per l'apparenza e il denaro: anche quando lui è in difficoltà lei non riesce neppure a pronunciare una parola di conforto ma, quando la situazione precipita, si rende conto che forse lui è l'unico ad aver mantenuto l'integrità che manca in quel paese.
Michele e Roberto
I due ragazzi incaricati di minacciare il nuovo arrivato rispondono solo a una necessità: portare a casa i soldi per mantenere la famiglia, a qualunque prezzo. Non avrebbero mai pensato di diventare "criminali", ma le circostanze li spingono a fare ciò che è necessario per chi li guida come marionette.
Michi non era affatto contento di aver saltato il fosso.
In quel momento avrebbe preferito trovarsi al bar con
gli amici o sul divano del salotto, abbracciato a Sabrina a guardare la televisione, commentando i programmi
preferiti con le battute stupide e un po’ spinte che le
piacevano tanto. Adorava sentirla ridere, ma ormai capitava di rado. In casa si respirava aria pesante da quando
era stato licenziato.
Manlio Giavazzi
Il vigilante del paese ha una storia tragica alle spalle, di cui sente tutto il peso: la morte del figlio ingozzatosi con i marron glacé. Aiutare Bruno diventa la nuova occasione per riscattarsi agli occhi dei compaesani, ma davvero questo basterà?
«Tutti
commettiamo errori. I miei e quelli della mia ex moglie
hanno causato la morte di nostro figlio, ma la vita offre
sempre una seconda possibilità, basta saperla cogliere.
Questo è il suo momento.»
TEMATICHE
Come abbiamo già detto il tema "bugie e ipocrisie" domina tutto il romanzo, ma a questo si aggiunge il mistero che si tinge di nero (o di rosso sangue) con le morti che seguiranno. Si tratta però di un giallo diverso dal solito, perché qui l'enigma da risolvere non è tanto legato agli omicidi di per sé ma all'animo umano e a ciò che lo spinge ad agire in un certo modo.
I poliziotti, infatti, non serviranno a nulla, saranno proprio i paesani a muovere i fili della storia e a raccontare e poi svelare le verità nascoste dietro quella nebbia di finzione e apparenza.
LO STILE
La narrazione di Massimo Carlotto è molto lineare e diretta: il lettore ha sempre ben chiare le vicende passo dopo passo.
L'uso della terza persona consente al lettore di guardare a più personaggi tramite i quali aggiungere dettagli alla trama che si tesse poco a poco.
Che dire? A noi è piaciuto: amiamo i gialli e il mistero e, nonostante questo abbia delle caratteristiche leggermente diverse dal solito, ci ha incuriosite molto.
Non ci resta che ringraziare la casa editrice per averci invitato all'evento di presentazione online del romanzo con l'autore e per averci consentito di leggerlo facendoci omaggio di una copia.
Buone letture!
1 commenti
un libro che deve essere letto e che mi sembra perfetto per estate
RispondiElimina