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Per strada è la felicità di Ritanna Armeni (Ponte alle Grazie editore) - recensione

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I rintocchi per la sua nascita erano stati un segnale. Non avrebbe fatto la vita delle altre donne, quelle come sua madre le amiche di sua madre. Donne che non chiedevano mai nulla, accettavano quel che veniva e vivevano in una triste passività anche quando erano laboriose e svelte. Donne incapaci di esprimere desideri, di inseguire sogni.

Roma, 1968. Rosa, una tipica brava ragazza di provincia intende laurearsi per trovare lavoro, ma una volta arrivata nella grande città percepisce un clima totalmente diverso dal suo paese d'origine. La ribellione è in atto, uomini e donne sono in fermento: voglia di libertà, diritti per i lavoratori e diritti per le donne. Ecco per cosa si combatte. Rosa si troverà coinvolta, fisicamente e moralmente, in queste battaglie, soprattutto quando viene a conoscenza della vita della rivoluzionaria polacca sua omonima, Rosa Luxemburg.

Ecco la trama del romanzo di Ritanna Armeni, Per strada è la felicità, edito da Ponte alle Grazie.
 

Prezzo cartaceo 16€/ Prezzo eBook 8,99€ per un totale di circa 240 pagine.

LE DUE "ROSA"
 
Rosa Miglietta vede la sua vita cambiare non appena muove dal suo paese per frequentare l'università di Roma. Eppure il vero e proprio impegno per una società che sta cambiando e che, all'indomani della Guerra, sta alzando sempre più la testa per far valere i propri diritti avviene in un'occasione precisa.
Conoscere Rosa Luxemburg, non soltanto come filosofa, come politica e come rivoluzionaria ma anche come donna e come amante, la spingerà a voler sapere di più su colei che sembra ispirarle i giusti principi per lottare per una nuova era.

«La conosceremo nella sua intimità, la scopriremo dalle sue lettere»

LE LOTTE
 
Rosa viene presto a conoscenza di un sistema di lavoro che non funziona e che è costruito a danno degli operai, tra questi lo stesso padre che non ha mai provato a controbattere accettando orari e salari assurdi.
Ecco perché, armata di pazienza e dell'appoggio delle sue compagne, si impegna per creare, stampare e distribuire sempre nuovi volantini per diffondere la consapevolezza nella società di modo che la lotta diventi comunitaria.

Si protestava contro ritmi di lavoro spossanti, straordinari illimitati, nocività fuori controllo, salari sempre bassi di fronte a un costo della vita in aumento.
 
Ma tutto questo finché ai suoi occhi non diventa sempre più chiaro che non è l'unica lotta a dover essere affrontata. Aiutare gli operai e i lavoratori è più che giusto, ma perché sono sempre gli uomini a guidare queste insurrezioni e lasciare alle donne "il lavoro sporco"?
Gli uomini declamano sermoni davanti al pubblico godendo di scroscianti applausi, mentre le donne passano intere giornate a inventare e stampare volantini con l'obbligo di distribuirli. Magari con una gonna corta per far sì che molti uomini siano pronti a fermarsi e ascoltare.

«Noi li applaudiamo sempre». 
«Noi chi?»
«Noi, le ragazze. Loro strillano e noi applaudiamo». 
«E poi corriamo al ciclostile». 
«E ai cancelli». 
«Cretine».
 
Ecco come e perché la lotta assumerà per Rosa e le sue compagne una connotazione ben diversa.

L'AMORE E LA RIVOLUZIONE
 
Uno dei temi affrontati nel romanzo è proprio questo. Rosa si interroga su come la sua eroina, l'altra Rosa, abbia saputo coniugare le due cose. La protagonista si chiede come poter dichiarare i propri sentimenti e non sembrare una donna meno forte di fronte alla rivoluzione e all'uomo che ama. Camillo, bello e intelligente, politicamente e socialmente impegnato, potrebbe ancora vederla una compagna sua pari se lei provasse a parlare d'amore e sentimenti?

L'altra Rosa di lettere a Leo ne aveva scritte tante. Da lontano, da una capitale europea all'altra, dal carcere, ma anche quando erano vicini: magari si erano visti qualche ora prima ma lei aveva voglia di rivolgersi di nuovo a lui, per fare progetti, per rimproverarlo, semplicemente per dirgli che lo amava. La Rivoluzionaria non aveva paura di dichiarare il suo amore con una sincerità che a Rosa appariva persino eccessiva.

Beh, anche sotto questo aspetto Rosa imparerà e ci insegnerà che non sempre l'amore cieco è una bella cosa: i suoi aspetti più sordidi possono, e accade spesso, ritorcersi contro l'innamorato. Basta, però, far sì che quel duro colpo si trasformi in opportunità per risvegliare la mente e cambiare rotta.

STILE
 
L'autrice ci regala delle pagine di storia, la grande e la piccola insieme, rendendo partecipi anche generazioni che non hanno vissuto ma solo letto e studiato di questo capitolo importante per il nostro paese e non solo.
E Ritanna Armeni lo fa con uno stile fluido, elegante che trasporta il lettore in un tempo non troppo passato raccontandoci pagina dopo pagina una storia di amore e di riscatto.

Noi consigliamo questa lettura, assolutamente non banale ma neppure pesante, a chiunque voglia saperne di più di quegli anni in cui (come noi) non era ancora nato. Un grazie va alla casa editrice per la copia omaggio e per averci invitate all'interessante incontro con l'autrice!
 
Alla prossima recensione, buone letture!
 
 

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