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Reparto paternità di Alessandro Domenighini (Infinito Edizioni) - recensione

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Avete presente quei libri che solo a vederli vi vien da dire: " Lo finirò in pochi minuti, è così breve!"?
Reparto paternità di Alessandro Domenighini, edito da Infinito edizioni, è così: una settantina di pagine che fanno presagire una lettura rapida e indolore. 
Ma non è questo il caso. Leggere questo libro d'un sol fiato sarebbe un errore, perché le tredici istantanee che ci vengono regalate dall'autore hanno bisogno di essere meditate, parola dopo parola: la paternità, il dolore, l'amore, la solitudine, la malinconia, l'importanza del rispetto della diversità sono tutte tematiche che, con sapienza e passione, vengono raccontate dalle voci di uomini e padri che affrontano la vita esattamente come noi donne. 

Prezzo cartaceo 10€/ Prezzo Ebook 3€ per un totale di 70 pagine.

Le storie raccontate in questo piccolo volume ruotano principalmente intorno alle vicende di Agostino e di suo figlio Hermann, un bambino "speciale" a cui il padre è pronto a dedicare tutte le attenzioni che merita.
La loro storia viene raccontata a ritroso, tornando alle origini della difficile scelta della coppia di tenere il figlio o abortire. 

Vorrei precipitarmi a coccolarlo ma resisto ancora qualche istante; mi piace osservarlo mentre non sa che sono qui. Hermann è bellissimo. Ma davvero noi due non ci siamo mai conosciuti prima? Ho l'impressione, anzi ho la certezza di averti già incontrato da qualche parte, tanti tanti anni fa, un milione di anni fa...
Faccio il giro del lettino e mi metto proprio dietro di lui. Mi ignora ancora. Non può vedermi né sentirmi perché è sordocieco.

Tutte le storie portano con sé dei messaggi notevoli che regalano tantissimi spunti di riflessione, trattati sempre con il massimo rispetto. Le voci maschili emergono, chiaramente, rispetto a quelle femminili ed è stata per noi una bella novità. Siamo solite leggere, per lo più, storie di donne scritte da donne, ma questa scelta di puntare alla paternità ha reso questa lettura diversa e interessante.

Eccoci qua, soli, in silenzio. Mi chino, ho portato un regalo. Sì, è proprio il pedone che ho rubato a tuo fratello. Per te.
Quarta fila seconda traversa è una casa nera: dentro c'è un pedone bianco, splendente di luce. È il pedone numero due, figlio di re, caduto troppo presto.

Tutte le emozioni descritte e raccontate attraverso i loro protagonisti diventano parte della vita dello stesso lettore che ne viene rapito e compartecipa inevitabilmente a gioie e dolori dei personaggi.
Questo stile dell'autore non ha alcunché di particolare, è quasi un "tenerti per mano" raccontando: senza pretese, senza andare oltre la vita vera.

Di rado ci capita di leggere, in collaborazione, storie così tristi e ricche di pathos, emozioni travolgenti, al punto da lasciarci spiazzate e senza parole.
Ecco perché non sappiamo spiegarvi questo libro meglio di così: un concentrato di pura emozione.
Appena terminata una storia potreste sentirvi molto tristi, in altri casi sentire un vuoto nello stomaco, in altri ancora vi lascerà un sorriso.
Quel che è certo è che l'efficacia della penna dell'autore non potrebbe mai lasciarvi indifferenti, che sia con una carezza o con un pugno dritto allo stomaco.
Dunque grazie Infinito Edizioni per averci regalato questo "libretto" che nasconde in realtà molto di più di quando talvolta riesce a fare un volume di centinaia di pagine! 
 

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