Il ritrovamento del cadavere si arricchì l'indomani di particolari sulle pagine di cronaca, dove si leggeva che non si era trattato di suicidio né di una disgrazia, perché sull'avambraccio era visibile un ematoma con un foro, di un ago o di uno spillone, e nei polmoni non era stata trovata traccia di acqua. Segno che il poveretto era stato assassinato e poi gettato nella Senna, una storia degna della Serie Noire.
In realtà il commissario addetto al caso non sembra molto interessato alla vicenda e, peraltro, non compare nemmeno tra i personaggi. I suoi pensieri e le sue parole vengono solo riferiti, così l'indagine viene svolta dagli strambi abitanti del quartiere parigino: la proprietaria di una crêperie depositaria dei pettegolezzi e delle memorie storiche del quartiere, un aspirante scrittore, un portinaio impiccione, una deliziosa storica dell’arte dai capelli ramati e un perdigiorno convinto che le anime dei defunti finiscano di morire dentro i vivi.
In realtà Camillo si rifugia alla Bibliothèque Nationale perché è l'unico cunicolo del tempo di cui dispone e non sa cosa fare di se stesso, se lasciarsi andare con questa ragazza adorabile o continuare a fuggire il temuto confronto con la diversità .
Alla fine, però, l'incontro con una bella ragazza dai capelli ramati lo spingerà a desiderare una vita diversa. Insieme a lei anche gli "amici" del quartiere lo tireranno fuori dalla sua solita comfort zone.
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