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Vivi qui? Sì, nel reparto frutta e verdura di Francesca Gioacchini - recensione

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Alice e Kahil tornano a raccontarci dello loro storia i cui ostacoli sembrano non essere finiti. O forse sono solo al principio. Il trasferimento a Parigi, la dura convivenza con una nuova lingua e con i non proprio ospitali parigini e la ricerca di un lavoro metteranno a dura prova la protagonista.
Per di più i genitori di lui non sembrano ancora intenzionati ad accettarla.
Riuscirà la sua tenacia e la sua allegra ironia a farle affrontare tutto questo?
 
I protagonisti di La vincerò mai una pecora di Francesca Giocchini sono pronti a raccontarvi il resto della loro storia, nel secondo romanzo dell'autrice romanzo Vivi qui? Sì, nel reparto frutta e verdura.
 
Prezzo cartaceo 7,50€/ Prezzo eBook 2,99€ per un totale di 250 pagine circa.
I PERSONAGGI

Alice e Kahil, nonostante il passare degli anni e della loro relazione, sono rimasti uguali a sé stessi: esuberante e energica lei, serio ma innamorato lui (per saperne di più su di loro leggete la nostra precedente recensione). 

In fondo, tra la gente che aspetta, intravedo Kahil, i suoi occhi neri mi cercano tra la folla e quando i nostri sguardi si incrociano, un sorriso illumina entrambi. 
«Me voilà!», gli dico appena gli sono davanti. Mi stringe a sé, le sue labbra premono sulle mie, poi mi sfiora l'orecchio e le tre parole che seguono spazzano via ogni dubbio... «Finalmente sei mia».
 
Solo nella parte finale del libro Kahil, a seguito di notevoli cambiamenti, cambia un po' carattere diventando iperansioso e assillante e assecondando molto più il volere della madre piuttosto che quello di Alice. Ecco perché alla fine ci siamo schierate dalla parte di lei, quasi a volerla difendere dalle accuse, dalla stanchezza e dai nervi. Non riusciamo a immaginare di vivere una situazione simile.

L'AMBIENTAZIONE E IL TITOLO DEL LIBRO

Esattamente come nel precedente romanzo, Parigi qui viene descritta come un qualsiasi altro protagonista. Alice ci fa conoscere i suoi aspetti più "idilliaci" e quelli più "avversi". I parigini non sono certo come gli italiani in termini di espansività e Alice ne risente parecchio. Addirittura arriva ad ammettere che siano ancora meno socievoli degli inglesi. 
Il titolo del libro, infatti, richiama proprio la mancanza di cordialità dei francesi nei confronti degli sconosciuti: persino la loro ironia non fa ridere assumendo i toni della critica. 
Direte, allora, che c'entra con Vivi qui? Sì, nel reparto frutta e verdura? Beh, lo capirete solo leggendo.

LE TEMATICHE
 
I pregiudizi restano ancora al centro dell'attenzione, come nel primo romanzo. I genitori di lui non hanno ancora ammesso Alice in famiglia e fingono che non esista.
Qualcosa cambia, però, ad un certo punto e l'avvicinamento avviene: in modo graduale e inaspettato Alice conoscerà l'intera famiglia di Kahil. E così la protagonista capirà di non riuscire più a provare astio e rancore nei confronti di chi ha sempre negato la sua esistenza.
E allora saranno davvero in grado di superare tutti i problemi?

Mi giro verso di lui, è allegro, spensierato, come se la parte più difficile sia ormai superata, come se essere giunti a questo punto sia la conferma che la sua famiglia sia pronta ad accettarmi. L'ostacolo era la religione, non sono musulmana e non ho intenzione di convertirmi e se sua madre ha deciso di incontrami vuol dire che se ne è fatta una ragione, eppure l'agitazione sta prendendo il sopravvento.
Per la prima volta mi rendo conto che non voglio deluderla, voglio che si ricreda di quello che in questi anni ha potuto pensare o immaginare su di me. Dov'è finita la mia rabbia? E il rancore?

La soddisfazione lavorativa e la ricerca di un lavoro continuano a dominare i pensieri di Alice, per quanto Kahil continui a ripeterle di poter badare a entrambi. Ma può davvero una donna del nostro secolo accettare una condizione simile senza lottare o senza volerlo davvero? 
No, di certo. Ecco perché i dubbi iniziano a tormentarla ancor prima di partire. Il cambiamento è un passo che dona tanta adrenalina ed eccitazione, ma quando la propria vita cambia radicalmente è inevitabile essere assaliti dai dubbi.
Ma la vita è rischio e questo Alice ce lo insegna davvero bene.
 
Andare a vivere a Parigi è quello che voglio, ne sono sicura, ma come reagirà la famiglia di Kahil al mio arrivo? Non ho né amici, né un lavoro e il mio francese è ancora rudimentale... e se davvero non funzionasse?

LO STILE

Ancora una volta lo stile diretto, l'ironia e la caparbietà della protagonista decritta dalla penna della Gioacchini riesce a coinvolgere il lettore. Sapere di più di questo diario di vita di Alice diventa allora inevitabile per ridere con lei, sentire i suoi disagi e i suoi momenti di sconforto e per credere che lei possa farcela nonostante tutto.
 
Allora non ci resta che ringraziare la scrittrice per averci fatto dono di una copia del libro, per averci fatto vivere questa avventura e per averci permesso di dire la nostra.
Ancora grazie!

Vivi qui? Sì, nel reparto frutta e verdura è disponibile su Amazon.
 


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4 commenti

  1. Un titolo molto singolare che sinceramente mi attira molto, un romanzo interessante

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  2. Un titolo curioso come il precedente volume! Non ho avuto modo di leggere questa duologia ma metto subito in wishlist.

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  3. già dal titolo ispira tanta simpatia

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  4. Grazie per la presentazione super dettagliata , li leggerò entrambi

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