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Nel nome del giglio di Lavinia Fonzi (BookRoad edizioni) - recensione

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Pensate mai a come sarà stato essere donna nel passato? Ad esempio alle soglie dell'Ottocento?
A noi lo ha raccontato Bianca, giovane donna che vive gli anni delle lotte giacobine per rovesciare il Granduca di Toscana. È il 1798 e tra Firenze, Parigi e altre città d'Italia capirà che l'amore e la poesia non possono essere i suoi unici impegni, così da scendere in campo per fare la differenza per la sua città e il suo paese.

Ecco cosa si racconta tra le pagine di Nel nome del giglio di Lavinia Fonzi, edito da BookRoad.

Prezzo cartaceo 13,90€/ Prezzo eBook 7,99€ per un totale di 290 pagine circa.
 
 I PERSONAGGI

Bianca

Bianca è appena diventata una donna e sta iniziando a capire il mondo degli adulti, soprattutto grazie al padre che l'ha iniziata alla politica e ai fatti di cronaca del suo paese ed esteri. La ragazza, però, è anche una romantica poetessa che si lascia ispirare da ciò che vede e sente per comporre liberamente i suoi versi. Innamorarsi per lei è molto semplice.

Per tutto il tragitto non fece altro che ripensare a quell'in contro, a quel bacio, avvenuto cosi inaspettatamente, così presto... Era stato tutto così improvviso, rapido e impalpabile. Solo due giorni prima la sua vita scorreva tranquilla tra la politica e la poesia, e ora si ritrovava a provare un'emozione fortissima, che le esplodeva nel petto, le mozzava il respiro.ozzavail respiro.

La sua visione fanciullesca dell'amore, però, verrà presto sostituita da una più matura e disillusa. La ragione? Un ragazzo di nome Federico che dopo averla sedotta per passatempo decide di spostare la sua attenzione su un'altra donna.
Grazie a lui Bianca imparerà moltissimo: imparerà ad amare, a riconoscere le menzogne e in generale ad acquisire quella dose di scetticismo e prudenza che le serviranno nella sua "missione" e nella vita.

Com'era stata sciocca e ingenua! Ora lo vedeva chiaramente. Aveva creduto a un'illusione, si era ingannata. Era stata di sposta a correre da lui, a chiedergli perdono, se necessario anche in ginocchio, ma ora la verità le si parava davanti all'improvviso, squarciando il velo delle sue congetture.

Federico

Federico è un ragazzo a modo e apparentemente romantico, ma abile a nascondere dietro questa affascinante facciata un ragazzo insensibile e incurante di ogni cosa. 
Eppure quella ragazza, Bianca, gli ha appena mostrato un mondo diverso: un mondo fatto di ideali, di scopi, di lotte grazie ai quali potrebbe dare un senso alla sua vita.
Che da spregevole cascamorto anche un tipo così possa trasformarsi in un fervente e appassionato attivista?

TEMATICHE

I primi amori e le delusioni d'amore sono di certo ciò che occupa una gran fetta della prima parte del romanzo. A seguire, però, l'impegno politico prenderà piede nella narrazione, seppur non in modo pesante e troppo "storico": le lotte, gli incontri clandestini, i viaggi alla ricerca di un appoggio degli alleati proiettano piuttosto il lettore in un'avventura avvincente.
Così i rocamboleschi piani di Bianca e Federico in Francia e in Toscana si trasformano in un viaggio alla scoperta di sé e della propria epoca a cui il lettore a un certo punto non riuscirà a sottrarsi.

STILE

La narrazione della Fonzi è davvero molto scorrevole e lineare anche se, dobbiamo ammettere, ci è sembrata scorrere molto meglio nella seconda parte del romanzo quando si entra nel vivo della vicenda.
Il ritmo, infatti, incalza con il susseguirsi degli eventi e desiderare di scoprire come andrà a finire sarà inevitabile a ciascun lettore.

Non ci resta che ringraziare l'autrice per averci fatto dono di una copia del suo romanzo e averci consentito di dire la nostra in merito.
Noi vi consigliamo questa lettura, mai pesante o banale!

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