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Florentine. La pupilla del Magnifico di Marina Colacchi Simone - recensione

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 -"Siete dunque voi la giovane protetta di Lorenzo? Ero curioso di conoscervi ma devo confessare di non aver immaginato neanche per un momento tanta bellezza."-

È il 1474 e a Firenze si respira l'aria di giostre, arte e letteratura alla corte della famiglia de' Medici. Eppure non è tutto rose e fiori, la congiura è in agguato. Lorenzo e la sua famiglia sono in pericolo e le avversità sembrano non fermarsi a questo: la giovane protetta del Magnifico, Vanna de' Bardi, a causa della sua bellezza e di un prezioso dono, sarà vittima di oscuri giochi di potere tra violenze e rapimenti.
Riuscirà la famiglia più potente del Rinascimento a ripristinare l'ordine e la pace?

Ecco la trama di Florentine. La pupilla del Magnifico di Marina Colacchi Simone.
 
Prezzo cartaceo 18€/ Prezzo Ebook 3,99€ per un totale di circa 300 pagine. 
 
LA VICENDA
 
Vanna de'Bardi in un primo momento si troverà a diventare la dama di compagnia di Simonetta Vespucci, la donna amata da Giuliano de'Medici. La morte di lei non sarà motivo di lacrime e dolore solo per quest'uomo ma la stessa Vanna non si darà pace.
La sua vita, però, verrà presto scossa da altri eventi: l'infatuazione per Guido Montefiori e il rapimento da parte dell'avido e violento Matteo Orsini, nipote della moglie del Magnifico. 

- "Che fai piangi? Per il tuo Guido? Ma non tornerà a Firenze, mai! Lorenzo ha dato la sua parola che entro sei mesi sarai mia moglie. E io questo te lo garantisco" -
-"Se non sposerò Guido Montefiori mi voterò a Dio! Ãˆ la mia ultima parola!" -.

Le mire del giovane non sembrano essere dovute a un qualche sentimento per la ragazza, bensì pare che ad attrarlo sia il diamante che ella possiede da lui soprannominato "Florentine".
Si tratta di un diamante paglierino che Carlo di Borgogna diede in dono al padre di Vanna per garantirgli una vecchiaia serena: viene consegnato a lei alla morte del padre.

Si gettò sul letto e versò il contenuto della scarsella di daino. Ne uscì una grossa pietra gialla dai bagliori verdastri. Emetteva una luce profonda e straordinaria. era sicuramente un oggetto prezioso, convenne Vanna.

Questa ragazzina sprovveduta e docile sarà in grado di trasformarsi in una vera guerriera tenace pur di non darla vinta a un uomo violento e ingiusto e ritrovare il suo amato.
Eppure non sempre sarà facile per lei mantenere l'umore alto...

ROMANZO STORICO

Il romanzo è da subito ascrivibile alla macro categoria dei romanzi storici, ma racchiuderlo entro questa cornice potrebbe risultare inadatto. All'interno del contesto storico perfettamente delineato si svolge la "piccola" vicenda di Vanna de'Bardi, una giovane donna che, dopo un'infanzia tormentata, ottiene la possibilità di conoscere gli agi della corte medicea e si innamora. Ma le sue sventure non sono ancora terminate: la ragazza verrà rapita e sarà costretta ad affrontare sfide che non avrebbe mai immaginato. Ecco allora che il racconto diventa un'avventura (o disavventura) ricca di suspense la cui buona riuscita non sembra così certa.

STILE NARRATIVO

La notevole capacità narrativa della Colacchi Simone si evidenzia nella descrizione di luoghi, personaggi e vicende: nulla è lasciato al caso, ogni aspetto della Storia e delle singole vicende viene raccontato per rendere tutto molto chiaro al lettore. Talvolta la descrizione dettagliata dei fatti storici potrebbe risultare leggermente noiosa a chi è più interessato a seguire le vicende della protagonista piuttosto che quelle meramente storiche. Ma ciò non toglie valore all'intero romanzo e a noi non è dispiaciuto affatto.
Abbiamo "respirato" la Firenze del Quattrocento, l'abbiamo vista e abbiamo passeggiato con Lorenzo e Giulano, ne abbiamo assaporato bellezze e insidie. Abbiamo, insomma, vissuto questa bella avventura tornando indietro nel tempo!

Era stato nella primavera del 1469. Firenze era una festa di luci e colori, un trionfo di drappi e di bandiere. Piazza S. Croce risuonava delle grida di gioia del popolo che lo acclamava eroe della giostra data anche per onorare il suo matrimonio con una nobile romana. Ricordo allora suo padre Piero, malato e dolorante, che dal letto di agonia raccomandava il figlio prediletto di non giostrare coi Pazzi. "Già da allora..." sospirò con amarezza Lorenzo.
-"Ci odiano" - aveva biascicato il "Gottoso" - "possono farti fatture e incantesimi. Temi le loro lame, saranno avvelenate !"- 
Ma lui giovane e bello, non temeva.

Che dire? Se vi piacciono i romanzi storici, se amate la città di Firenze, se vi è piaciuta la serie tv "I Medici" e se vi fidate un po' di noi, non vi resta che leggere questo libro. Ne varrà la pena!
Grazie infinite Marina per averci regalato questa storia consentendoci di leggerla e dire la nostra, oltre ad averci donato degli orecchini davvero molto belli. Grazie ancora!
 
 
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2 commenti

  1. Io adoro i romanzi storici e ho una predilezione per la storia dei Medici. So già che mi piacerà un sacco!

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  2. È bellissimo poter leggere un romanzo che da una parte ci fa rivivere certe storie del passato...

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