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Come aeroplani di Martina Ingallinera - recensione

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«Te l'avevo detto no? Io e te, abbiamo le ali»
Cheryl Miller è lontana da Chicago da qualche tempo per ritrovare se stessa lontano dal caos cittadino ma quando le viene proposto un posto presso la Lawson Aviation Company non può che afferrare al volo l'occasione per riprendere in mano la propria vita. Tutto sarebbe perfetto se il freddo e preciso Alexander Lawson, amministratore delegato dell'azienda, non avesse deciso di remarle contro sin dal principio. Entrambi hanno un passato da dimenticare o meglio da affrontare per andare avanti. E se riuscissero a farlo insieme mettendo da parte le divergenze?

Una storia d'amore e odio è quella che Martina Ingallinera ci ha regalato con il suo nuovo romanzo Come aeroplani.

Prezzo cartaceo 16,90€ (attualmente scontato a 14,65€)/ Prezzo Ebook 2,99€ (Gratis su KU).


I PERSONAGGI

Ma chi sono Cheryl e Alexander?

Cheryl è una giovane donna dal cuore spezzato da una precedente relazione per la quale ha lasciato alle spalle la sua città per rifugiarsi tra Natura e Elefanti in Kenya insieme alla madre. Tornare a occuparsi di ciò per cui si è formata professionalmente non le sarà affatto difficile, soprattutto se sostenuta dai migliori amici che avrebbe potuto desiderare. 
Tornare a fidarsi degli uomini e delle relazioni sentimentali non è ugualmente semplice: Alexander è così intelligente, attraente e sexy ma allo stesso tempo pignolo e ossessionato dall'avere tutto sotto controllo. Insomma un tipo per niente facile da tenere a bada, sotto ogni punto di vista.


Indispettirla e provocarla è il suo secondo mestiere! Per Cheryl sarà davvero difficile restare al suo posto rispettando le loro differenti posizioni di dipendente e capo.

«Non l'ho fatto per te, Miller. L'ho fatto per l'azienda, avresti sicuramente fatto casino mandando a monte l'affare risponde con tono piatto e calmo.
«Lei è davvero» digrigno i denti. 
«Avanti, dillo» mi incalza sfacciatamente ora che siamo completamente soli.
«Lei è davvero indisponente e io non sono un guaio ambulante come lei vorrebbe descrivermi» ribatto offesa.
«Ah no? E come sei?» mormora avvicinandosi e piantando i suoi occhi nei miei.
Deglutisco e d'un tratto la bocca diventa secca tanto da impedirmi di dire qualsiasi cosa.


Beh riguardo Alexander Lawson avrete già capito che tipo è, almeno caratterialmente parlando: un uomo tutto d'un pezzo. Ma è davvero solo questo? No, la sua è solo una facciata per nascondere il profondo dolore che prova dalla morte del padre, della sorella e del cognato in un terribile incidente aereo che ha distrutto un'intera famiglia. Alexander si è ritrovato unico responsabile dell'azienda di famiglia, con un nipote di cinque anni a cui badare e una madre e un fratello troppo distrutti dal trauma per poter essere d'aiuto.


Alla fine, mi sono dovuto arrendere alla teoria della fatalità delle cose. Per questo vengono chiamati "incidenti": non si possono prevedere, non si possono evitare.
Accadono e basta.
C'è però una sensazione che ho conservato di quel periodo, e che mi perseguiterà per sempre: l'angoscia dell'imprevisto che cambia tutto. Quel limbo temporale tra una cosa non detta e una rivelata, dove tutto è apparentemente immutato, ma di cui non possiamo cambiare l'esito.

Il suo cinismo e la sua freddezza sono in realtà una corazza necessaria che forse solo un carattere forte e poco incline a sottomettersi come quello di Cheryl potrà pian piano far crollare. Non che non gli dia una certa aria sexy, ma a volte riesce davvero a far saltare i nervi persino ai lettori. Figuriamoci cosa significhi per la protagonista!

«Cosa volete che vi dica? È maleducato, scontroso, freddo come una lastra di marmo, puntiglioso e ha mille regole tutte sue. [...] È egocentrico, megalomane, muscoloso, potente e» interrompo il mio flusso di coscienza quando mi rendo conto che tutti e tre mi stanno guardando con uno strano sorrisetto sulle labbra. 
Si scambiano un paio di occhiate per poi dire in coro:
«Ti piace!»

Se solo innamorarsi fosse semplice.. 
Di certo nessuno dei due sembra disposto a dichiararlo apertamente, per non rischiare di restarne feriti. Per non rischiare di perdere e di perdersi, come è già successo.

Non posso restare. Questa cosa non mi fa bene e non ho bisogno di illudermi che lui voglia me al suo fianco. 
Mi alzo delicatamente dal letto e cerco di ritrarre la mano, ma lui è più veloce di me e la afferra debolmente provando a trattenermi.
«Resta, Cheryl» sussurra con voce debole. 
Il mio cuore fa un tuffo e io sento le gote avvampare. Torno a sedermi accanto a lui e con la mano gli accarezzo i capelli, godendo della loro morbidezza consapevole che il ricordo di questa sensazione mi accompagnerà per sempre.

STILE NARRATIVO

Lo stile narrativo con POV di entrambi i protagonisti è il nostro preferito, dovreste saperlo ormai. Conoscere i pensieri di entrambi i protagonisti aiuta il lettore a conoscerli meglio e a mettersi nei loro panni vivendo la storia in prima persona. In questo Martina è stata davvero bravissima, oltre che nella scrittura fluida e accattivante che muove gli occhi del lettore avanti e indietro tra le righe di corsa, fino alla fine.

ISPIRAZIONI

Abbiamo notato che la scrittrice ha preso ispirazione da due serie tv turche che stiamo amando: Bitter Sweet - Ingredienti d'amore (Dolunay) e DayDreamer - Le ali del sogno (Erkenci Kuş). Ecco perché abbiamo inserito alcune scene tratte dagli episodi dei due telefilm. Se leggerete il romanzo immaginando i personaggi (o meglio gli attori), avrete una visione "più concreta" dei fatti 😏

La Blu ha voluto contribuire poi con un disegno digitale per "dare colore" alla recensione e al romanzo.

«Guardi che la velocità dell'ascensore non è direttamente proporzionale alla foga con cui preme il tasto. Così lo impalla» dice in tono calmo, ma io continuo imperterrita fino a quando l'ascensore non fa un rumore strano, poi un altro che ripete fino a che si blocca.
«Ecco, ha visto? Complimenti».
«E ora? Faccia qualcosa».
«Non sono certo un tecnico, le sembro per caso un ascensorista?» domanda in tono scorbutico.
«Beh se io posso sembrare una cameriera, lei potrebbe benissimo essere un ascensorista per quel che ne so io!».


Che dire ancora? Una bella storia d'amore, che si tinge di momenti drammatici e d'alta tensione portando in sé tematiche molto serie, come la perdita, il rimorso, la depressione e tanto altro.

Vi lasciamo anche il booktrailer dell'autrice, se volete dargli un'occhiata. Così non ci resta che ringraziare Martina per averci dato la possibilità di leggere il nuovo romanzo in anteprima e dire la nostra in una recensione.



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1 commenti

  1. Storie di questo tipo aiutano sicuramente a evadere e a sognare un po' (e in questo periodo ne abbiamo un po' tutt* bisogno).

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