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Tutto quello di cui ho bisogno - recensione

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Aurora e James si conoscono da sempre dal momento che i loro genitori sono amici. Questo non ha impedito loro di odiarsi, di gettarsi addosso ogni forma di insulto, finché, complice un gioco adolescenziale, le loro bocche si incontrano e le emozioni che un unico bacio provoca sono impetuose e inspiegabili. Lei sogna il principe azzurro, lui è un latin lover dal cuore spezzato: non potrebbero essere più diversi.
Eppure un bacio tira l'altro e in poco tempo si ritrovano in una relazione senza definizione e che spaventa entrambi.

La storia di due adolescenti che stanno per affacciarsi nel mondo degli adulti e la loro crescita è racchiusa nel libro intitolato Tutto quello di cui ho bisogno, scritto da Debora Ferraiuolo ed edito da Ultra Editore.

Prezzo cartaceo 15,90€/ Prezzo ebook 7,49€ circa per un totale di 336 pagine.



All'inizio del romanzo i due protagonisti hanno diciotto anni lei e ventuno lui, il percorso di crescita della loro relazione però viene raccontato fino a cinque anni dopo.
Per due ragazzi che si sono sempre odiati è difficile provare un sentimento opposto, anche se si dice che l'odio non è altro che un sentimento altrettanto forte e che nasce spesso da presupposti simili all'amore.

Entrambi ci troviamo coinvolti in un’attrazione troppo forte e soprattutto inaspettata. Entrambi stiamo ondeggiando su questa barca dispersa in alto mare e per entrambi queste sono sensazioni nuove, contraddittorie con quelle provate prima, quando il nostro rapporto era basato solo sull'odio.

La prima reazione di entrambi è quella di rinnegare ogni cosa, anche a se stessi, perché è più semplice. Ma pian piano è il cuore a dettare le regole e a far nascere un magnetismo tra i due difficile da ignorare.

Ecco che dall'attrazione si giunge prima alla gelosia e poi all'amore. 

Non potrebbe mai succedere un’assurdità del genere, è un controsenso. Noi siamo un controsenso. Siamo il cliché più antico del mondo. Io il coglione per eccellenza, lei la brava ragazza di turno. E il mio stupido sogno è solo uno stupido sogno a cui non bisogna neanche dar più un briciolo di considerazione.

Daniel è un ragazzo apparentemente duro e superficiale, non in grado di amare. Finché Aurora non lo espone a un tale sentimento.
Aurora, dal canto suo, non riesce a fare a meno del suo carattere testardo e inarrestabile. Incapace di tenere a freno la lingua, continuerà a scontrarsi con lui.
Il loro rapporto in fin dei conti non cambia molto fino alla fine, perché amore e odio saranno la loro costante.

«Voglio te. Dio, James» afferra agile il mio polso, «perché devi sempre essere così cocciuta e orgogliosa?».
«Perché sono fatta così, cazzo!» urlo impuntando i piedi ostinata.
«Lo so, ma fidati di me. Sono stanco di dover litigare un giorno sì e l’altro pure» stabilisce stringendo la presa sulle mie spalle.
«Noi facciamo questo, Myers» alterno l’indice su entrambi, «litighiamo trecentosessantacinque giorni l’anno. Trecentosessantasei nell'anno bisestile. Ci urliamo contro che io sono una cocciuta testarda e tu uno stronzo di prima categoria. E lo siamo, Daniel. Noi siamo questo: due idioti che non sanno come amarsi se non urlandosi contro» 

Il racconto scorre molto velocemente sotto gli occhi del lettore, trascinato dal turbinio dei sentimenti dei due protagonisti. La narrazione è data principalmente dai dialoghi tra i due, concitati e sempre pronti allo scontro.


Inizialmente il loro rapporto è più adolescenziale tra scenate di gelosia e piccole vendette. Questo carattere rende la lettura un ottimo primo approccio per chi si sta immettendo nel mondo del romance.


In generale possiamo dirci soddisfatte da una lettura che attrae e non smette di farlo finché non si giunge alla fine. Scontata? Certamente, perché il rosa deve esserlo. Ma mai stancante per chi ama il genere.

Grazie mille Debora per averci consentito di leggere e recensire il tuo libro!

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1 commenti

  1. Lo leggerò di sicuro amo questo genere e la storia mi ha molto incuriosita

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