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I gemelli Gheddafi - Blogtour: recensione

15:42

Già ai tempi delle elementari si era consolidato tra noi un patto di ferro. Eravamo diventati i trascinatori de branco di ragazzini del quartiere che si trovavano tutti i pomeriggi nei giardinetti di piazza Tripoli.
I due ras della piazza, meglio noti come i Gemelli Gheddafi. Il nome ce l'aveva affibbiato un tizio [...]. Il vecchio non gradiva i nostri schiamazzi.


Milano, un cadavere e due vecchi amici. Uno adesso è avvocato, l'altro un prete, ma una volta erano il terrore del quartiere, 'I gemelli Gheddafi'.
Si troveranno coinvolti in questo caso pieno di misteri, fantasmi del passato e antichi manoscritti, per giungere ad una verità sconvolgente! A morire sarà un prelato accusato di ricettazione di Cinquecentine e posto sotto la difesa di Matteo Riflessi, l'avvocato.
Dopo il terribile evento in molti tentano di eclissare la morte di quell'uomo come fosse stato un incidente, ma solo per nascondere la realtà che avrebbe dettato il coinvolgimento di molti insospettabili.
Tra i dilemmi della sua vita e i pericoli dell'indagine il protagonista troverà il modo per scovare i fatti reali e denunciarli alle autorità?

Tutto questo è raccontato nel romanzo di Marco Ubezio, I gemelli Gheddafi, edito da Bookabook, che ci ha inviato una copia cartacea da leggere e recensire per questo BlogTour.
Ringraziamo la casa editrice per aver pensato a noi!

Prezzo cartaceo 15€/ Prezzo Ebook 7,99 € per un totale di 270 pagine.

Per un attimo mi ricordo che l'incarico fiduciario per conto della curia è da intendersi esaurito. Mi chiedo che senso abbia per me perdere tempo con questo strano personaggio, che mi racconta una storia che puzza di thriller da autogrill. La nonna mi ripeteva sempre: «Matti, sei troppo curioso, peggio di una scimmia».

Il più grande difetto di Matteo si tramuta nel mezzo migliore per risalire alla verità, dal momento che nessun altro sembra disposto a riportarla in luce. Ma in tutto questo deve assolutamente essere cauto, perché conosce bene il mondo della malavita e un passo falso potrebbe costargli la vita.
A maggior ragione quando, poi, ritrova un'agenda scritta in un linguaggio a lui sconosciuto e che sembra contenere una verità scottante.

Nella fitta selva di arabeschi, grafemi di una lingua ignota, le uniche lettere in latino sono cifre puntate, forse iniziali con accanto numeri a tre cifre. La lingua sconosciuta ricorda vagamente l'arabo ma arabo non è. [...]
Svizzeri, ticinesi, arabi, persiani e pure varesotti. Questa storia comincia a puzzare di intrigo internazionale [...].

La narrazione può risultare a tratti ostica, sia per le citazioni letterarie sia per il linguaggio: potrebbe dunque non essere molto scorrevole per chi non è abituato a uno stile più colto.
A nostro parere il racconto appare un po' più lento all'inizio, per poi aumentare tensione e ritmo nella parte finale, nel momento in cui il mistero viene disciolto pian piano.


In generale lo abbiamo apprezzato, anche se non si tratta di un giallo convenzionale (ma lo si intuisce già dal fatto che il "detective" che indaga sul caso è un avvocato), cosa che non lo priva di interesse.

Dunque se apprezzate il genere ma volete dedicarvi a una lettura leggermente diversa, questo testo farà al caso vostro.

Continuate a seguire il blog tour nelle sue varie tappe, sui blog qui indicati!

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