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Ritorno a Virgin River di Robyn Carr (Harmony Editore) - recensione

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Se ti dovessi imbattere nel paese di Virgin River stai attento: attrae a sé le persone facendole innamorare della sua aria, dei suoi abitanti e della vita!
Kaylee Sloan lo sa bene. Avrebbe voluto soltanto un po' di tempo per sé e per la scrittura, per curare quel dolore che sembra non volerla abbandonare. Eppure Virgin River le regalerà molto di più: una casa, degli amici e chissà magari anche l'amore.

Ecco la trama di Ritorno a Virgin River di Robyn Carr, edito Harmony, parte della serie Virgin River (questo è il ventunesimo libro della serie ma lo si può leggere indipendentemente dal resto).
 
Prezzo cartaceo 6,90€/ Prezzo eBook 4,99€ per un totale di 235 pagine.

 Una scrittrice senza ispirazione
 
Scrivere non è mai solo un lavoro, è necessaria della passione e della creatività. Non è qualcosa che si può svolgere a comando. Kaylee sta passando proprio quel momento definito come "blocco dello scrittore" e non sa proprio come superare l'ostacolo. Scrivere un thriller, tra l'altro necessita di molta concentrazione e il suo dolore non le permette di affrontare la sfida nel modo giusto.
E se provasse a cambiare genere?

«Guarda, il succo del discorso è che sto scappando dal dolore. Sono una scrittrice. Narrativa. Thriller, per la precisione. Ho avuto un modesto successo e ho un contratto con una casa editrice. Mi rimane un romanzo da consegnare per rispettarlo, ma ho avuto grandi difficoltà a scrivere. Non riesco a concentrarmi. Quasi un anno esatto fa a mia madre è stato diagnosticato un cancro ai polmoni. Erano tutti ottimisti, compresi i medici. E invece lei si è aggravata sempre di più ed è venuta a mancare a dicembre dello scorso anno.[...]»

Un dolore che non si cancella
 
Spesso i personaggi dei romanzi, all'inizio della storia, hanno già vissuto un'esperienza traumatica, come la perdita di una persona cara. Potrebbe essere considerato un cliché o semplicemente un racconto molto verosimile: la vita in fondo non è fatta solo di nuovi incontri e le perdite sono inevitabili prima o poi. L'autrice, così, ci insegna a viverle con rispetto e pazienza, senza sminuirle.

Un uomo fin troppo cordiale
 
Quando Kaylee si trasferisce a Virgin River sembra quasi spaesata dalla troppa disponibilità dei suoi abitanti, chiunque sembra disposto a darle una mano. Beh, sarebbe sembrato strano anche a noi.
Eppure c'è un tipo di cordialità che le sembra qualcos'altro, come quella di un certo Landry: lui le offre un posto in cui stare ed è sempre pronto ad aiutarla.
Semplice senso di ospitalità verso la nuova arrivata o è qualcosa di più?

«Hai bisogno di qualcosa, Kaylee?» gridò. 
Lei sollevò il sacchetto. «Sono a posto, grazie.»
«Passa una buona serata» urlò lui. 
«Anche tu» rispose lei alzando la voce, salutandolo. 
Ecco, non era niente d'importante. Solo vicini cordiali tra loro, tutto qui. Ma Landry aveva tante doti, non ultima la gentilezza. Non era obbligato a chiederle se aveva bisogno di qualcosa. Ed era anche bello. E sexy. E abitava nella casa accanto.
 
Scorrevole, piacevole e rilassante come la serie tv
 
L'atmosfera del piccolo villaggio prende ogni lettore che decida di immergersi in questa lettura.
La scrittrice è riuscita a farci immaginare di essere lì insieme ai personaggi e di conoscere davvero Virgin River (peraltro città nata dalla fantasia dell'autrice, non esiste in realtà): quando abbiamo, poi, guardato la serie tv Netflix non abbiamo potuto fare a meno di sentirci già "a casa".
E voi l'avete mai guardata?

Un grazie alla casa editrice per questa collaborazione. Adesso dobbiamo assolutamente recuperare i libri precedenti e conoscere, così, le storie di tutti gli altri personaggi.
Intanto buona lettura a voi!
 

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