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Annabella Abbondante. La verità non è una chimera di Barbara Perna (Giunti Editore) - recensione

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Annabella Abbondante. Un nome parlante da non sottovalutare affatto se si vuole intraprendere questa lettura.
Un magistrato taglia quarantotto, sempre a dieta e alle prese con montagne di scartoffie e clienti da soddisfare. Intanto tra un processo e un altro si interessa di casi di polizia nei quali non dovrebbe intromettersi.
Eppure Annabella è fatta così. Non ha bisogno di una relazione né di quegli uomini che sua sorella le sottopone periodicamente, le basta solo un caffé, un cannolo e un caso su cui indagare.
E investigare sul caso di un uomo scomparso e su alcuni resti umani appena rinvenuti è di certo una distrazione più che appetitosa!
 
Ecco la trama del romanzo intitolato Annabella Abbondante. La verità non è una chimera di Barbara Perna, edito da Giunti Editore.
 
 
Prezzo cartaceo 14,90€/Prezzo eBook 2,99€ per un totale di circa 360 pagine.
 
Abbondante di nome e di fatto!
 
La protagonista non ha solo delle curve morbide a sottolineare quel cognome che le è stato affibbiato dalla nascita. La sua abbondanza va oltre: è una donna esuberante e frizzante che non accetta un "no" come risposta quando si intestardisce su qualcosa. Il caffè non è mai troppo, come gli zuccheri dei cannoli dei quali non può fare a meno insieme al forte desiderio di risolvere misteri per ottenere la verità. Anche se ciò significa strappare informazioni al suo migliore amico, Nicola, commissario di polizia... 

Si gustarono il caffé senza parlare. Annabella, però, fremeva impaziente. Nicola lo sapeva, ma si stava divertendo troppo a tenerla sulla corda.
 
... anche con il ricatto!
Nicola non rispose. Probabilmente sapeva di essersi dato da solo la zappa sui piedi. Era chiaro che ancora una volta si era fatto prendere dall'entusiasmo per il pettegolezzo e si era sbilanciato troppo. Quelli erano particolari riservati dell'indagine in corso e adesso rischiava di farseli scucire tutti, uno a uno. Aveva già detto fin troppo, e non poteva più tirarsi indietro. 
Lei decise di approfittare del momento di debolezza. «Nicola... Ricordati che ho sempre le tue foto di Formentera.»
«Avevi giurato che non le avresti mai usate per ricattarmi!» strillò indignato il commissario. 
«Ho mentito. Parla!»

Il caso
 
Le indagini partono da più fronti fino a comporre un puzzle unico in cui tutti i pezzi, sebbene provengano da "contesti" diversi, combaciano alla perfezione. Annabella, infatti, viene a conoscenza di vari indizi che, poco a poco, diverranno un unico grande mosaico.
In fondo dovremmo anche scusarla: non tutte le informazioni ricevute sono state sottratte a Nicola, non è colpa sua se alcune le sono semplicemente "cadute addosso" senza che lei lo volesse, eh!


E lo stile?
I dialoghi non sono mai banali e tengono il lettore legato alla pagina. Scorrevole, accattivante, simpatico fino a strappare più di una risata. Insomma il libro perfetto per staccare un po' la spina in questa calda estate!
 
«Paolo! Sono la dottoressa Abbondante. Ti ho svegliato?»
«Dottoressa, ma sto sognando?»
«Seh... Paolo, macché sognando, dài!» 
«Ma dove sono?»
«Sei nel tuo letto, al telefono con me.»
«Ma che ore sono?»
«Non tanto tardi. Non è ancora mezzanotte.»
«Azz! Non è tardi? Io sto dormendo da due ore almeno. Volevate qualche cosa, dottoré?»
«Dobbiamo andare al manicomio, Dolly.»
«Ah, se per questo, state tranquilla. Al manicomio ci andiamo sicuramente, se continua di questo passo, dottoré.»

Approvato anche dalla mamma, che è una lettrice ormai esigente e difficile da convincere (ha letto troppi gialli in vita sua!).
Dunque un grazie va certamente a Barbara e alla casa editrice per averci permesso di leggere questo libro per poterne dire la nostra.

Buone letture!

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