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La sposa dell'Ade di Eleonora Fasolino (Newton Compton Editori) - recensione

14:52

È autunno. In questo momento Persefone avrà fatto ritorno nel regno dei morti. Ade ha atteso la sua regina per mesi, ma siamo certi che lei voglia stare lì con lui?
Immagina una dea dei raccolti e della primavera, abituata a stare a contatto con la natura con la pelle bagnata dai raggi del sole. Ce la vedi a lasciare la superficie terrestre per scendere tra l'oscurità e la morte?
E se di mezzo ci fosse l'amore?

Quello di Ade e Persefone è, tra i miti più antichi, tuttora intramontabile: affascina chiunque vi si imbatta.
Eleonora Fasolino ci ha regalato un retelling mitologico che ci porta alla riscoperta del mito in una chiave diversa che aiuta a comprendere chi sia Persefone e quali ragioni la spingano a compiere determinate scelte. Parliamo de La sposa dell'Ade, edito Newton Compton Editori.

 
Prezzo cartaceo 12,90€/ Prezzo e-Book 5,99€ per un toale di circa 260 pagine.


Chi è Persefone?

Appare come una ragazza fragile, insicura e incapace di prendere decisioni. Ma non lo è affatto! Ha solo subito per anni il controllo della madre che le impedisce di avere contatti con il resto degli dei e la confina in uno spazio limitato in cui non può esprimere a pieno le sue potenzialità come dea. 
Persefone è, insomma, una giovane donna che necessita di sbocciare, di andare alla scoperta del mondo e di sé stessa. Ecco perché il piano di Ade non le sembra un'idea sbagliata ma un'opportunità da cogliere, soprattutto perché non si tratta di un inganno ma di una richiesta.

Persefone possedeva una curiosità senza limiti e la ferrea volontà di imparare. Più che a sfoggiare una corona sul capo, Persefone anelava a sentirsi parte di qualcosa.
Tutto ciò non le impediva di avvertire la mancanza della madre. Quando fosse giunto il tempo propizio, ripeteva al suo sposo, Demetra sarebbe venuta in visita e le avrebbe perdonato la fuga.


Chi è Ade?
 
Quando il padre Crono viene sconfitto, a lui tocca il regno dell'oltretomba di cui diventa re e custode. 
A differenza dei suoi fratelli, Ade ha un carattere riservato e quando ne sente il bisogno trova negli Inferi un rifugio di solitudine. 
Eppure il suo regno sta morendo e, secondo la profezia, solo "cercando nell'abbondanza" potrà salvarlo: l'idea di rapire la giovane Persefone sembra l'idea perfetta per “fare rifiorire” l'oltretomba, che importa se questo scatenerà l'ira di Demetra!
 
Lei così calda, innocente, sfilata da un letto di sogni.
Lui così freddo, astuto, abile ricamatore di piani.
Quel contatto inaspettato lo fece inspirare violentemente. Si ricompose, lasciando levitare l'elmo fino a terra per liberare l'altra mano dal peso e coprire quella tremante ma coraggiosa di Persefone.
«Accetto», gli disse. «Ti sposerò». [...] «Andrai a parlare a mia madre?»
«Ho un'idea migliore». [...] «Ti rapirò».  

Retelling mitologico 
 
Amiamo i retelling di qualunque genere, purché siano ben fatti e ben scritti. Con "La sposa dell'Ade" ne abbiamo avuto la dimostrazione.
La Fasolino è stata molto chiara: è la sua interpretazione del mito in chiave romance.
Qui Ade e Persefone s'incontrano, imparano a conoscersi l'un l’altro, comprendono cosa significhi amare nelle sue diverse sfaccettature.
Qualcuno potrebbe inneggiare al falso o all'eccesso che nella storia originale non esiste, ma innanzitutto non si tratta di storia quanto piuttosto di un mito. In secondo luogo un retelling prevede un cambiamento di prospettiva in un racconto, altrimenti basterebbe andare a leggere il mito originale!
 
«Serviti pure», la invitò. «Ma prima, rammenta bene: questo è il mio frutto, Persefone. Con questo frutto, sancirai la tua permanenza nel regno. Dei chicchi si cibano i miei sudditi, e l'Averno è la loro casa. La casa a cui sempre dovranno tornare». Si fermò, per accertarsi che lei lo stesse ascoltando con attenzione. «Una volta assaggiato il melograno, sappi dunque che tu sarai mia».

Lo stile e i temi
 
Amiamo lo scorrere rapido delle parole di Eleonora Fasolino: la storia di Ade e Persefone vola via in un momento se la concentrazione è molto alta. E la nostra lo è stata. Sono bastati pochi giorni per assaporare il susseguirsi degli eventi alla scoperta di temi quali l'amore, l'affetto familiare, la paura, il senso di inadeguatezza, il desiderio di riscatto, la comprensione e molto molto altro.
 
Persino lui, però, doveva ammettere di non poterlo definire un semplice solletico alla gola. L'amore lo nutriva di sorrisi e speranze, trasformava le risate di Persefone in musica, amplificava le sue gioie, lo rendeva immune ai malumori, bastava a sé stesso.

Unica critica? Avevamo bisogno di più pagine. Una volta terminato il romanzo, abbiamo avuto la sensazione che i due protagonisti avessero ancora qualcosa da dirci. Quindi Eleonora, se vorrai farci dono di un capitolo extra sarebbe ben accetto :D

A te, lettore, consigliamo di recuperare questo romanzo e il suo precedente “La schiava ribelle”, che abbiamo apprezzato allo stesso modo.

A noi non resta che ringraziare Eleonora e la casa editrice per la copia omaggio!


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