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La schiava ribelle di Eleonora Fasolino (Newton Compton Editori) - Review Party

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C'è una storia che tutti noi abbiamo imparato a conoscere, quella di un eroe greco morto con valore durante una battaglia scatenata a causa del rapimento di una donna. 
Direte tutti, l'Iliade! Sì, indovinato. 
Dietro quel poema, che abbiamo amato/odiato sui banchi di scuola, si nascondono molteplici storie che potrebbero essere approfondite, come quella del rapporto tra Achille e la sua schiava Briseide.
Secoli fa Omero ce ne ha parlato, ma è Eleonora Fasolino a raccontarci oggi questa storia.

Ecco allora la nostra recensione per il Review Party de La schiava ribelle edito da Newton Compton Editori

Prezzo cartaceo 9,90€/ Prezzo eBook 4,99€ per un totale di circa 280 pagine.

Chi è Briseide?
 
Una principessa umile, una donna che aveva imparato ad obbedire e dare poco fastidio. Una donna che non aveva mai manifestato particolari desideri per sé stessa, eppure caparbia e abile come poche. Una donna solitaria ma sapiente, più incline a rinunciare alle comodità di quanto fosse sospettabile.
Eppure le manca qualcosa, qualcosa che la faccia sentire viva, che la faccia sentire donna.
 
Invece Achille...
 
Beh, lui lo conosciamo tutti. Eppure ciò che abbiamo sempre imparato dai testi a scuola è quel lato guerriero e violento dell'uomo valoroso, mentre la Fasolino qui ci mostra un'altra faccia dell'eroe. Achille è anche un uomo in grado di amare, di scegliere pochi ma ottimi compagni di vita per i quali morirebbe. 
Riguardo Patroclo non siamo meravigliate, ma Briseide? Una schiava non voluta? Come può un semidio amare una donna nemica fatta prigioniera?
  
«Ha paura di me», osservò il signore dei Mirmidoni.
«Tutti hanno paura di te», puntualizzò Patroclo, per poi soggiungere: «Finché non ti conoscono».
E si scambiarono una lunghissima, complice occhiata.
 
Da principessa a schiava a...
 
Nella sua ancora giovane vita Briseide ha già assunto diversi ruoli agli occhi della società e ancora dovrà assumerne. Eppure quella prospettiva di essere schiava per sempre, che all'inizio la inorridiva, sembra pian piano diventare qualcosa di decisamente migliore.
Essere "notata" da Patroclo e da Achille non sembra affatto cosa di poco conto! E così da schiava ad amante il passo è breve.
 
Che strani questi Achei”, si disse. “Prima ti fanno schiava e poi ti sbucciano una mela. E ti baciano sotto la luna. E ti baciano in mezzo a un prato”. 
 
Cantami, o Diva, del Pelide Achille la vita quotidiana
 
Dimenticate i toni aulici e lontani dell'Iliade e immaginate un racconto in cui immedesimarsi facilmente. I battibecchi tra Achille e Briseide, i momenti di quotidianità, ma anche i drammi e le difficoltà sono tutti affrontati su un piano "mortale". Vi sentirete molto legati ai protagonisti e vi sentirete molto tristi nel momento in cui dovrete lasciarli, uno dopo l'altro.
 
«Io penso che la linea sottile sia tra la manifestazione della virilità e quella dell’idiozia. E, concedimelo, tu spesso oltrepassi il confine», mormorò Briseide.
Patroclo fischiò, il battibecco lo divertiva. Achille sollevò gli occhi al cielo.
«Che devo fare con te, donna?», sospirò.

Che dire ancora?
Magari alcune parti del racconto saranno anche inventate dall'autrice per far quadrare il romanzo e raccontarci un amore di cui non abbiamo mai sentito ampiamente parlare. Ma dal nostro punto di vista tutto funziona alla perfezione. 
Per chi ha bisogno dell'opera originale può sempre leggerla, ma questa "love story" ai tempi della guerra di Troia a noi è piaciuta molto!


Un ringraziamento va, dunque, alla casa editrice per questo Review Party.
A voi possiamo augurare una buona lettura qualora leggerete il libro.

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