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Lost at Present di Kerstin Gier (Corbaccio editore) - recensione

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Non è facile essere a conoscenza di una realtà al di fuori del nostro mondo e, allo stesso tempo, essere un ragazzo che frequenta la scuola superiore. Lo sa bene Quinn, uno dei probabili predestinati di una profezia poco chiara, che si ritrova a dover affrontare creature magiche della Soglia, organizzazioni segrete, e a indagare sulle origini della propria famiglia entrando in contatto con persone dalla discutibile integrità morale.
Per fortuna, viene accompagnato sempre dalla sua ragazza Matilda, di famiglia cattolica ma interessata da sempre al mondo fantasy: lei lo aiuterà a districarsi in questo mondo e ad affrontare tutti i pericoli cercando con arguzia di trovare tutte le risposte.

Così si presenta Lost at Present, secondo libro della trilogia dei Nontiscodardimé, dell’autrice tedesca Kerstin Gier edito da Corbaccio.
 
Prezzo cartaceo 16,90€/prezzo eBook 9,99€ per un totale di circa 450 pagine.

Ambigue profezie

Avevano parlato della fine del mondo, di una tempestosa notte da lupi invernale e di alberi piangenti. E di me al centro degli eventi come un dannatissimo eletto, insomma un argomento che avrei allontanato per sempre dai miei pensieri, anche se non ci riuscivo. «Tu hai sempre sostenuto che esiste almeno un centinaio di versioni della profezia e che nessuna abbia un senso, se non quello di venire strumentalizzato dal potere politico.»
 
Il punto focale di questa storia è la ricerca di una persona che possa ricoprire il ruolo di predestinato: non importa se un’interpretazione della profezia cozzi con i suoi poteri o la sua discendenza, ce ne sarà sempre un’altra che darà conferma sul designato di turno.  
Quinn in tale contesto sembra essere perfetto come predestinato: al contrario della famosa, ma non tanto integra moralmente, Giovanna D’Arco possiede un genitore proveniente dal mondo reale e uno dal mondo della Soglia, possiede poteri (anche se non abbastanza rari) come la telecinesi e la velocità ma, in particolar modo, ha il potere del ricordo. Quest’ultimo è davvero raro, infatti ogni volta che una creatura della Soglia muore, tutti si dimenticano di lei anche se ha vissuto per millenni.
Tutto ciò potrebbe sembrare affascinante, se non fosse che ogni persona di potere vuole per sé il candidato perfetto per raggiungere i propri scopi ed avere più potere. Quinn dovrà dunque cercare di adempiere ai propri compiti senza cadere nelle trappole, facendosi guidare dai suoi nuovi amici della Soglia.

La ricerca delle proprie origini
 
Dopo l’incidente la mamma sembrava vivere nell’ansia che potessi isolarmi socialmente. Ecco perché a mia insaputa era persino arrivata a pagare Matilda per farmi compagnia. Ora era contentissima pure di Giacinto e non sembrava importarle minimamente che fosse comparso dal nulla, che avesse un paio d’anni più di me e che il suo corpo fosse ricoperto di tatuaggi.
 
Quinn non ha mai conosciuto il suo vero padre, ne conserva solo una foto e non ha ricordi di lui. Sa solo che apparteneva al mondo della Soglia e che da qualche parte ci sarà un nonno di cui non conosce l’identità. Una cosa però è certa: suo padre faceva parte di un’organizzazione, la Pandinus Imperator, composta da umani che vogliono entrare nel mondo della Soglia nonostante sia proibito alla loro razza.
E adesso, grazie all’aiuto della misteriosa ragazza dai capelli blu Kim, può entrare in contatto con i discendenti di questa organizzazione e venire a conoscenza di ulteriori dettagli riguardanti gli ultimi momenti di vita di suo padre.

Relazioni adolescenziali
 
«Tra migliori amiche non si mente mai.»
«Sì, forse.» Pensai a Lasse. Eravamo stati migliori amici dai tempi dell’asilo e tra di noi non c’erano mai stati segreti. Fino al mio incidente. Fino a quando Lasse si era messo con Lilly e a quanto pareva non aveva avuto il coraggio di parlarmene. «Sai, non tutte le amicizie sono destinate a durare in eterno» dissi cauto. «Anche per me era impossibile pensare che Lasse e io potessimo smettere di essere amici, voglio dire, abbiamo condiviso tutto. Però, ecco, a volte ci si allontana, si cambia, si conoscono altre persone, e a un certo punto non c’è più niente in comune.
 
È già difficile essere un adolescente, se poi aggiungiamo le relazioni e la scoperta di un mondo che deve rimanere nascosto agli umani il tutto si complica. Mentre Quinn, genitori a parte, può lasciarsi alle spalle quegli "amici" che lo hanno maltrattato, Matilda non può fare lo stesso. Infatti, tra la sua famiglia rigorosamente religiosa e la sua migliore amica che si sente tradita dai suoi segreti, è costretta a mentire per andare alla ricerca di risposte per il suo ragazzo. In più, ci si mette la relazione con Quinn, che cerca di allontanarla per non farle correre rischi derivanti dal soprannaturale anche se ormai lei è troppo coinvolta e non può tirarsi indietro.

Un fantasy divertente
 
In breve, si può dire che la scrittura è abbastanza scorrevole, arricchita da battute divertenti contro le famiglie cattoliche abbastanza bigotte. 
La trama invece sembra a volte tentennare in qualche punto, come se non si voglia definire esattamente in che direzione andare ma, in generale, risulta una storia abbastanza godibile che si concluderà con un terzo volume. 
 
Ringraziamo nostro fratello per questa recensione (il fantasy è il suo genere) e la casa editrice per averci fornito una copia ebook in anteprima!

Buone letture!

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