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La compagnia di Elisa Vaccari (Melville Edizioni) - recensione

16:02

Roccamalatina, provincia di Modena. 
Qui una compagnia di ragazzi ha trovato il proprio rifugio, la propria Casa. C'è chi scappa da una famiglia burrascosa, chi è alla ricerca dell'amore, chi vuole portare la propria relazione ad uno stadio successivo.
Sono ragazzi come noi, come tanti. Esseri umani che esprimono tutte le emozioni esistenti raccontando la propria vita. Si chiamano Eugenio, Diana, Nina, Lena e Carlo ma dietro i loro pensieri c'è molto di più. C'è la vita, quella vera.

Ecco di cosa tratta il romanzo di Elisa Vaccari, La compagnia, edito da Melville Edizioni.
 
 
Prezzo cartaceo 16,50 per un totale di circa 160 pagine.


I PERSONAGGI
 
Eugenio
 
Mi sento come Ulisse beffato dalla sorte [...].
E dire che avrei il coraggio per rompere questo squallido incantesimo ma pare proprio che Penelope non sia interessata. Anzi.
 
Eugenio lavora all'osteria di famiglia, divenuta fulcro del paese di Bazzano. Non ha idea di cosa fare della propria vita, ha un solo obiettivo: conquistare Nina. Peccato che lei non sembri intenzionata ad amarlo allo stesso modo.
Il suo tormento, così, lo porterà a compire scelte sbagliate, a illudere chi invece sembra volerlo amare seriamente.

Diana
 
La bulimia è una croce che nessuno vede come nessuno si accorge di me. Mi vedono se svengo, e allora in quelle occasioni in cui le persone mi danno attenzioni, mi sento speciale. In generale però nessuno mi vede davvero.
 
Essere invisibili non è quasi mai un bene, non certo per una giovane donna che si affaccia al mondo degli adulti. Non per chi tenta a tutti i costi di "essere visto" dalla persona che ama. 
Diana nasconde la sua frustrazione per la pessima situazione tra i suoi genitori e il non essere ricambiata da Eugenio con la bulimia. Getta fuori il suo dolore mentale buttando fuori tutto ciò che ha precedentemente ingerito. 
Se solo qualcuno le mostrasse un'altra via...

Nina
 
Nonostante io combatta costantemente per sopravvivere a me stessa e alla mia distruttività, non posso che essere grata per essere stata salvata e per aver avuto la possibilità, a mia volta, di poter salvare qualche anima persa.

Una bambina salvata dall'incidente che ha ucciso i suoi genitori non potrà mai vivere senza essere condizionata da quell'evento. La tragedia che l'ha colpita, però, l'ha resa anche una persona sensibile alla vita, agli affetti, al mondo. Lei vive in modo anticonvenzionale, ma è proprio per questo che la Compagnia si rifugia in casa sua e cerca la sua amicizia.
Anche i suoi desideri si nascondo dietro strati di stravaganza e superficialità, ma rivelarli potrebbe compromettere diversi equilibri.
 
Lena
 
A differenza di mio fratello, sono considerata la figlia prodigio. Ho sempre amato studiare e lavorare duramente, non ho mai dato preoccupazioni [...].

La perfezione non esiste e Lena lo sa bene. Può essere una figlia modello, ma ci saranno sempre sogni e desideri che non corrispondono esattamente con le aspettative dei genitori. I suoi studi e la sua intelligenza possono portarla lontano, di questo sono consapevoli, ma credere che la propria figlia resterà sempre al loro fianco è una speranza senza fine per loro.
Eppure la vita potrebbe ribaltare ogni prospettiva da un momento all'altro...
 
Carlo
 
A volte, nonostante la nostra perfetta felicità, mi chiedo se questa relazione la sto portando avanti da solo.

Carlo è felice del suo matrimonio con Steve, insieme sono apparentemente la coppia perfetta. Eppure quel passo avanti della genitorialità sembra far paura al suo compagno. Evitare il discorso e continuare a vivere in un'apparente serena quotidianità non potrà essere la soluzione per sempre.
 
NARRAZIONE
 
La narrazione inizia e finisce "per voce" di Eugenio in una composizione ad anello che, letteralmente, chiude il cerchio. Non sappiamo se sia una scelta voluta dall'autrice, ma conferisce al romanzo un valore aggiunto: Eugenio è, tra i ragazzi, colui che più di tutti non ha ancora trovato una via da seguire. Ha in testa solo quella donna, Nina, che non può avere. Solo alla fine si renderà conto davvero di ciò che ha in mano e trovare la sua strada è ciò che determina la conclusione della storia.
 
Gli eventi, tra l'altro, si mettono in moto proprio a partire da una notizia che stravolgerà la sua famiglia. Da qui sarà un crescendo fino alla fine.
 
LIETO FINE?
 
Non possiamo dire che ci aspettassimo qualcosa del genere, perché, quando si racconta la vita vera con le sue luci e le sue ombre, niente è certo.
La vita non ha lieto fine e di certo le vite dei personaggi proseguono oltre l'ultima pagina. Questo è uno dei tratti che più ci ha incuriosite durante la lettura: nessun abbellimento, è la vita nuda e cruda la vera protagonista del romanzo.

STILE
 
Lo stile narrativo è molto scorrevole e diretto, grazie al contributo dei personaggi di cui seguiamo i pensieri: sono le loro gioie, le loro paure, la loro rabbia e il loro amore a guidare il lettore fino alla fine del romanzo. Ed è per questo che non annoia mai.


Che dire ancora?
Non avevamo aspettative di alcun genere da questo libro, eppure è stata una bella rivelazione. Ci ha lasciato dell'amaro in bocca, un senso di tristezza evidente, ma anche la speranza e la certezza che tutto prima o poi deve andare avanti. 

Dunque grazie Elisa per averci proposto questa collaborazione, è stata interessante conoscerti in quanto persona e in quanto scrittrice!

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