La tradizione vuole che durante il periodo natalizio chiunque passi sotto un ramoscello di vischio in compagnia di un'altra persona la baci.
Questa tradizione nasce in ambiente nordico presso i Celti: secondo una leggenda la dea Freyja, moglie di Odino e dea dell'amore, aveva due figli, Balder e Loki. Quest'ultimo odiava il fratello e meditava di ucciderlo. Così Freyja chiese a tutta la vegetazione e gli animali di offrire protezione al figlio Balder, ma dimenticò il vischio. Fu così che Loki decise di usare proprio questa pianta per farne una freccia, con la quale uccise il fratello. La madre piangendo davanti al cadavere di Balder rese possibile la sua rinascita, poiché le sue lacrime si tramutarono in bacche bianche in grado di riportare in vita Balder. Per la felicità Freyja cominciò a baciare chiunque passasse sotto l'albero di vischio offrendo protezione, soprattutto in amore.
Per i Druidi divenne una pianta sacra, perché credevano venisse dal cielo formandosi lì dove cadevano i fulmini, e perché le bacche crescono in nove mesi e si raggruppano a tre a tre, numero sacro per molte culture.
Ancora oggi appendere il vischio nelle proprie case è simbolo di serenità per la famiglia e il bacio sotto questa pianta nel periodo natalizio è anche un buon augurio per il nuovo anno.
Il punto è che a volte l'influenza dei film ci trae in inganno proponendoci il famoso bacio sotto una pianta dalle bacche rosse, anche se il vischio le ha bianche o giallastre. Di che si tratta allora?
Parliamo dell'agrifoglio, o pungitopo, anch'essa pianta natalizia ma per altre ragioni.
E' una pianta dalle bacche rosse con delle foglie con aculei, intesa nel mondo cristiano come porta fortuna e scacciatrice di demoni: il colore rosso delle bacche viene associato al sangue di Cristo poiché la disposizione delle foglie e la loro forma ricorda la corona di spine. Ma i colori in fondo sono tipici del Natale, infatti è una pianta usata come decorazione delle case durante tale festività sin da tempi antichi, poiché anche la gente povera poteva permettersi di trovarla.
Ritornando al vischio abbiamo già detto che si tratta di una pianta dalle bacche bianco-giallastre traslucide con interno gelatinoso e colloso e con delle foglie più arrotondate e carnose.
Da questa pianta derivano delle parole della lingua italiana, come vischiosa che indica una persona fastidiosa, e invischiarsi che significa mettersi in una situazione sgradevole da cui non ci si può liberare facilmente.
E' una pianta dalle bacche rosse con delle foglie con aculei, intesa nel mondo cristiano come porta fortuna e scacciatrice di demoni: il colore rosso delle bacche viene associato al sangue di Cristo poiché la disposizione delle foglie e la loro forma ricorda la corona di spine. Ma i colori in fondo sono tipici del Natale, infatti è una pianta usata come decorazione delle case durante tale festività sin da tempi antichi, poiché anche la gente povera poteva permettersi di trovarla.
Ritornando al vischio abbiamo già detto che si tratta di una pianta dalle bacche bianco-giallastre traslucide con interno gelatinoso e colloso e con delle foglie più arrotondate e carnose.
Da questa pianta derivano delle parole della lingua italiana, come vischiosa che indica una persona fastidiosa, e invischiarsi che significa mettersi in una situazione sgradevole da cui non ci si può liberare facilmente.
E voi chi bacerete sotto il vischio? xD