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La ragazzina ragno di Letizia Vicidomini (Mursia Editore) - recensione

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Davanti a lui un teorema classico: una morte, qualcuno che l'aveva provocata e girava libero e impunito [...].
 
Un commissario in pensione indaga sulla morte improvvisa e inaspettata di una ragazzina. Ma lo fa con la discrezione e la dolcezza di un nonno, di un anziano che ha visto tanta malvagità nella sua lunga carriera e non può fare a meno di ricercare la verità.
Tra i vicoli di Napoli sembra intrecciarsi una ragnatela fitta e pericolosa per quegli adolescenti che hanno fin troppa fretta di diventare adulti. 
È, così, che Maya, tessitrice di trame ben organizzate, finisce vittima della sua stessa tela.

Ecco la trama de La ragazzina ragno di Letizia Vicidomini, edito da Mursia editore.

 
Prezzo cartaceo 17€/ prezzo eBook 6,99€ per un totale di circa 300 pagine.

Essere adolescenti
 
L'adolescenza è sempre stato un periodo di cambiamenti per l'uomo: i nuovi rapporti con i coetanei, l'abbandono della fanciullezza e la scoperta del mondo degli adulti rappresentano la condizione univoca che tutti dobbiamo affrontare. Ma è il modo in cui la si affronta che consente di raggiungere la maturità in un modo o in un altro.
I giovani di oggi non sono certo quelli di qualche anno fa e, in alcuni casi, sono abbandonati a se stessi: senza qualcuno che li guidi nel modo giusto alla vita adulta rischiano di perdersi.

Possibile che nessuno si accorga di quello che fa 'sta ragazzina? 
E mica è normale che solo io vedo cose strane? Va, viene, urla, sbatte porte, strepita. 
È piccola e comanda lei in casa, decide quando vuole andare a scuola, a che ora rientrare la sera, come vestire, cosa mangiare e quando.
 
Una pericolosa ragnatela
 
La giovane Maya è tra questi adolescenti: non accetta critiche e consigli da nessuno, vuole fare tutto di testa propria e mette in moto una macchina più grande di lei e pericolosa.
Viene, per questa ragione, paragonata ad un ragno, uno di quelli a cui piace tramare in segreto ma anche mettersi in mostra per diventare il leader del gruppo, la mente dietro ogni trama. 

Tu saresti stata un ragno pavone: sono piccoli, con una specie di coda multicolore che esibiscono in una danza di corteggiamento. Ho letto che hanno due grandi occhi sulla fronte, com'erano i tuoi, e a differenza degli altri si guardano a vicenda, oppure osservano la mosca che stanno per catturare e le si avvicinano lentamente, cercando di non farsi scoprire. 
Forse facevi cosi, per attirare chi desideravi.
 
L'altra adolescenza
 
In netta contrapposizione emergono le nipoti dell'anziano commissario, nonché vicine di casa della vittima. Loro rappresentano l'altra faccia della medaglia: grazie ai genitori e ai nonni seguono una via migliore, lungo la quale non mancano di certo gli errori. L'autrice, però, ci mostra quanto con la giusta guida sia facile comprenderli e crescere allo stesso tempo.
 
Messaggio e stile narrativo
 
È una realtà cruda e crudele quella che ci viene raccontata dalla Vicidomini, ma apre gli occhi sul presente: sempre più spesso si sente parlare di fatti che coinvolgono i giovani in attività illecite e pericolose. E purtroppo sembra che questo accada perché i genitori sono troppo distratti per prendersi davvero cura dei propri figli. Quello della scrittrice, così, vuole essere un messaggio rivolto anche ai genitori, ma in realtà a tutti coloro che hanno a cuore il futuro dei giovani.
 
Il tutto ci viene raccontato in modo diretto e scorrevole, i diversi punti di vista offrono poi al lettore una panoramica ampia sulla situazione. Annoiarsi è impossibile, sentirsi amareggiati e pieni di sensi di colpa è molto probabile.
 
Ringraziamo infine l'autrice per aver scritto un gran bel libro e la casa editrice per averci inviato una copia per questa collaborazione!
 
 

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