Oggi vorrei proporvi un excursus sulla scrittura: dato che molti di voi, come me, amano leggere è anche doveroso conoscere grazie a quali percorsi le parole sono finite per iscritto sotto i nostri nasi.
Le prime forme di scrittura sono nate in Mesopotamia, e precisamente nella città sumera di Uruk nel 3300 a.C. All'inizio erano soltanto pittogrammi, ovvero disegni schematici su tavolette d'argilla: questo sistema seppur efficace perché di facile comprensione per tutti, mancava di forme espressive per i nomi, i verbi e i concetti astratti. Infatti questi segni servivano ai sacerdoti soltanto per indicare le entrate e le uscite del tempio-magazzino, registrate per tenere il conto. Ma ben presto il sistema venne modificato diventando sillabico grazie alla scomposizione delle parole della loro lingua in sillabe corrispondenti a un segno convenzionale.
La scrittura fu poi detta cuneiforme dalla particolare forma a cuneo dei loro simboli.
La scrittura fu poi detta cuneiforme dalla particolare forma a cuneo dei loro simboli.
Contemporaneamente ai Sumeri anche gli Egiziani sviluppano una forma di scrittura, detta geroglifica (termine greco poi trasposto in latino come hieroglyphicus, ovvero lettere sacre incise). Questa scrittura era costituita in parte da ideogrammi, in parte da pittogrammi e in ultimo anche di semplici fonemi, trascritti su supporto papiraceo.
Una curiosità sta nel fatto che gli Egiziani consideravano la scrittura qualcosa di magico, che potesse anche uscire fuori dalla parete per materializzarsi davanti a loro. Per questa ragione, nonostante la cura meticolosa di ogni dettaglio colorato in modo specifico, talvolta evitavano di raffigurare i soggetti per intero per paura che diventando reali potessero essere pericolosi (ad esempio un animale feroce privo di una zampa o un combattente con lancia priva di punta). Erano davvero superstiziosi!
Poco lontano, a Creta, dal II millennio si riscontrò una nuova forma di scrittura, chiamata lineare A dalla ordinata disposizione di simboli su linea retta. I suoi ideogrammi sembrano molto simili ai geroglifici egiziani, ma non è stato possibile decifrarli. Viceversa la scrittura detta lineare B, diffusasi nel contesto miceneo, venne riconosciuta come un forma di proto-greco sillabico poiché decodificato grazie al greco stesso.
Ultima delle scritture più antiche, che daranno origine alle lingue utilizzate in seguito, è certamente il fenicio. E' una lingua semitica, nata dall'evoluzione di alfabeto proto-cananeo, costituita soltanto da consonanti, dunque assolutamente impronunciabile per noi. Da questa forma di alfabeto deriverà l'alfabeto greco antico.
Naturalmente molte altre scritture antiche esistevano o sono nate contemporaneamente a queste, soprattutto nel continente asiatico (ad esempio il cinese e il giapponese), ma ho voluto concentrarmi su queste che maggiormente si legano alla nostra lingua e scrittura.
Vi lascio con questa frase che mi è piaciuta molto..
Il mistero della scrittura è che in essa non c’è alcun mistero, José Saramago
La Blu