Non tutte le storie d'amore risultano banali e scontate in fin dei conti e sicuramente non lo è la vicenda di un uomo e una donna, protagonisti del romanzo Il giorno uno di noi due di Stefania Rossotti edito da Mondadori.
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| Prezzo cartaceo € 17,00/ Prezzo Ebook € 9,99 per un totale di 120 pagine |
Raccontarvi in breve la trama è davvero difficile, perché se è vero che la vita dei due è scandita da eventi più o meno drammatici, è anche vero che la narrazione è innanzitutto determinata da sentimenti molto forti e da un quasi costante silenzio.
I protagonisti, la cui vita familiare è stata pervasa da perdite e/o mancanza di un vero e proprio affetto, si ritrovano l'uno tra le braccia dell'altro all'insegna di un amore anticonvenzionale.
Entrambi sono l'incarnazione della generazione dei anni Settanta, momento in cui tutto stava cambiando e nulla era dato per scontato. Ecco perché l'unica soluzione era quella di rifugiarsi in una relazione al buio, senza regole, senza costrizioni, senza promesse se non quella di rimanere per sempre legati da un filo indissolubile che attraversa la distanza spaziotemporale e quella della morte.
E adesso tu sei qui. Non ti chiedo chi sia stato a dirti che sto così male. Preferisco credere che tu abbia sentito tirare la corda che ci unisce e che sempre ci strappa alle cose che stiamo facendo, alla vita che stiamo vivendo. Sai di cosa sto parlando, è sempre stato così: sentiamo quella tensione, quel richiamo, e cominciamo a cercarci, di corsa. A volte è bello. Più spesso è dolore. Brucia sempre. Eccoti qui.
Il loro amore è un sentimento costruito sulla reciproca comprensione e sulla condivisione, soprattutto del dolore: di solito si tende a far uscire da sé il dolore perché ad un certo punto diventa davvero insopportabile ma i due protagonisti, invece, se ne nutrono trovando in esso il vero mezzo per sentirsi davvero vivi.
Il dolore è lava. E brucia, devasta, inonda e prosciuga vita e lacrime. Niente pianto, niente consolazione. Tutto è incandescente, indomabile, insostenibile. Molto più vero della realtà.
La narrazione appartiene alla voce e ai pensieri di lei, dal momento che si tratta di ricordi che le ritornano in mente pian piano dopo la morte di lui: come se per ogni capitolo, peraltro privo di numerazione, si sviluppi un ricordo del passato, procedendo avanti e indietro nel tempo in maniera confusa, proprio come avviene nella mente umana.
La tua morte mi costringe a ripassare la mia vita ogni giorno, per averti con me. Il risultato è che da quando non sei più qui, ho sempre in mano, salda, la mia esistenza. Credevo di perdermi: mi ritrovo ogni giorno di più. Te l'ho detto: tu mi migliori. Sempre.
Si tratta in fin dei conti di una storia che travalica persino la morte, una storia d'amore piena benché vissuta saltuariamente di presenza. Una storia d'amore vera che ci permette di capire quante relazioni oggi in realtà siano più labili di questa, un amore senza rimorsi e ostilità, un amore semplice, genuino e profondo ma al contempo strano, privato e irrazionale.
I protagonisti non hanno un nome, restando presenze silenziose anche in questo modo, ma diventando allo stesso tempo metafora di un'intera generazione.
Ringraziamo dunque ancora una volta la casa editrice per questo romanzo da leggere tutto d'un fiato.
Consigliamo a tutti di leggere questa storia che terrà avvinghiati i vostri sentimenti e tirerà fuori ogni vostro dolore per farvi sentire vivi adesso.
Leggete allora di questo amore che anche dopo la morte di lui, tiene in vita lei tramite quella mano che, da ragazzina, la prima volta, il giorno uno di noi due, l'aveva afferrata e tirata su da una piscina.
Ti tengo in vita ripassando la mia, continuamente. E così, per non perdere te, scopro pezzi di me in cui tu non c'entri per niente, storie dove non sei stato.
