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La ladra di ricordi - recensione

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Una giovane donna siciliana e il suo sogno dal nome Archeologia sono i protagonisti del romanzo La ladra di ricordi di Barbara Bellomo, edito da Salani Editori.

Isabella De Clio, giovane borsista dell'università di Todi, in cerca di una posizione nel mondo dell'Archeologia viene coinvolta in un caso di omicidio di un'anziana donna. La motivazione? Sembrerebbe che il movente sia scaturito dal possesso di un antichissimo cammeo romano conteso da qualcun altro. Le notevoli conoscenze della ragazza, il supporto del professor Nardi e dell'affascinante commissario Caccia la condurranno attraverso la storia antica alla ricerca di un impavido assassino. Se non fosse per quel piccolo difetto dal quale non riesce a separarsi...


Prezzo cartaceo 15,90€ / Prezzo Ebook 9,99€ per un totale di 305 pagine


La ricerca della soluzione del mistero porterà Isabella a calpestare per qualche giorno la propria terra siciliana riassaporandone ogni caratteristica.
Isabella è una siciliana perfetta, capace di adattarsi fuori e di costruire la propria vita seguendo l'obiettivo prefissato, ma prova continuamente nostalgia per la propria casa.

Mentre percorrevano la strada che da Fontanarossa conduce in città, Isabella fermò lo sguardo dapprima sull'Etna, che offriva uno spettacolo di erronea quiete, e poi verso il mare turchese, preceduto da una lunga striscia di sabbia gialla. Si sentì pervasa da un senso di benessere. Quel paesaggio le era mancato più di quanto avesse pensato.

È sempre bello ritrovare sui libri città che conosci bene con i suoi monumenti, la sua cultura e cibi tipici. La scrittrice è stata davvero brava a trasmettere questi aspetti di Catania.

Isabella è anche molto caparbia, colta e incline a suscitare l'interesse di molti uomini, che al contempo ne vengono intimoriti data la sua intelligenza e la sua ritrosia nei confronti degli uomini.
Per quanto si voglia innamorare, non rimanendo immune al fascino maschile, l'abbandono del padre da piccola non le consente di fidarsi dell'altro sesso fino in fondo.

Riguardo la scelta di narrazione ci è sembrata molto efficace l'idea di alternare, ogni tanto, capitoli di storia dell'antichità romana, facendo parlare direttamente gli uomini del passato. La ricostruzione storica è naturalmente verosimile, dal momento che alcune nozioni sono arricchite per l'occasione narrativa di dettagli accattivanti, ma di cui non vi è certezza storica. Naturalmente la Bellomo non poteva che cimetarsi bene in questo, dato il suo curriculum storico.

In generale è un libro che cattura l'attenzione del lettore grazie al fatto, innanzitutto, che non può essere etichettato secondo uno standard: diremmo che si tratta di un racconto che coniuga perfettamente storia, archeologia, mistero, dramma, romanticismo e vita quotidiana.

Da archeologhe non avremmo potuto non immergerci a capofitto in una lettura del genere e appassionarci sempre più ogni volta che venivano fuori nuovi indizi riguardo il famoso cammeo.

E allora lo consigliamo a chiunque abbia voglia di conoscere il nostro mondo, in parte ancora sconosciuto a molti, a cominciare dalle avventure di Isabella. Ma anche gli amanti del mistero e dei gialli potranno amarlo.

Ma la storia non è finita qui, ecco perché ben presto vi parleremo del secondo romanzo della Bellomo, Il terzo relitto!


Eccoci alla presentazione del secondo libro insieme alla scrittrice



Buone letture!

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5 commenti

  1. Un libro è sempre una bella compagnia sotto all'ombrellone sopratutto ora che sto per partire per le vacanze

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  2. è davvero interessante e sicuramente sarà tra le mie prossime letture relax estive

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  3. Bellissima la trama di questo libro, l'ho trovata molto affascinante

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  4. Lo trovo davvero interessante, sono proprio curiosa di leggerlo, grazie per le info

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  5. Questo libro ha tutti gli ingredienti per appassionarmi: la Sicilia, la storia antica, il mistero...Grazie per la recensione!

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