Sara è uno spaventapasseri nato per cacciare via gli uccelli che si avvicinano ai campi del Regno delle Spighe Dorate per cercarvi del cibo.
Ma Sara non sembra amare questo lavoro né si sente particolarmente capace di portarlo a termine, eppure non può deludere suo padre e tutti coloro che credono in lei.
E se un giorno si trovasse di fronte a un uccello tutto colorato che ha bisogno di cure? Ignorerà la sua posizione o lo caccerà via come dovrebbe?
Questo racconto di Gabriele Missaglia si intitola Sara e i mille mila ed è edito da Il ciliegio edizioni.
Prezzo cartaceo 11€ per un totale di circa 70 pagine. |
Il ruolo di Sara
«Sara, tu sei una Foghel Scoiche. La nostra famiglia ha passato la vita a cacciare dalla terra tutti quegli uccellacci che volano in cielo. Tu farai lo stesso, perché in questo lavoro sei la migliore, ce l'hai nel sangue» [...].
«Va bene, papà sarai orgoglioso di me» rispose Sara, per farlo contento.
Essere una Foghel Scoiche significa essere uno spaventapasseri in grado di cacciare via il nemico, gli uccelli del cielo. Eppure è un ruolo che a Sara sta stretto, un ruolo imposto dalla società in cui vive e dalla sua famiglia.
Ci aveva provato in tutti i modi a farle amare quel lavoro, ma non ci era mai riuscito: era convinto che Sara fosse troppo diversa rispetto al popolo del regno delle Spighe Dorate.
La scelta di Sara
«Se noi dobbiamo aiutarci l'un l'altro, perché non dovremmo farlo anche con le altre forme di vita?» chiese al cielo Sara, in attesa di una risposta.
Sara ci prova, sa di poter cacciare gli uccelli e sta nel suo ruolo. Ma non è quello che vuole, soprattutto quando arriva Baza: un uccello dai colori vivaci che non potrà fare a meno di aiutare, abbandonando il ruolo impostale da altri per scegliere con la sua testa.
Lo stile
Il linguaggio utilizzato dallo scrittore è certamente un linguaggio semplice, adatto a un pubblico di bambini. Eppure, proprio perché semplice, è efficace ed immediato, in grado di raggiungere tutti.
Accompagnare questo stile ai disegni di Alessandra Arrigoni è un plus che a noi piace sempre tanto: dobbiamo ammetterlo, amiamo le storie illustrate sin da bambine!
I temi
La protagonista della storia, così, diventa la voce di tutti coloro che non accettano passivamente ciò che viene loro imposto ma provano a vivere senza preconcetti e scegliendo personalmente la propria strada.
Perché odiare il "diverso" se ci si può fare amicizia? Perché accettare di vivere una vita già organizzata da altri quando si può scegliere di fare ciò che si vuole fare, ciò che si ama?
Sara è la voce di chi prova a cambiare la situazione attuale, anche mettendosi tutti contro, pur di combattere per le proprie idee.
Sara è un modello che può ispirare non soltanto i più piccoli ma soprattutto quegli adulti che hanno smesso di crederci!
Grazie davvero Gabriele per averci permesso di leggere la storia di Sara, per i bambini certo, ma anche e soprattutto per noi che a volte dimentichiamo di guardare la vita con gli occhi dei più piccoli.