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Anime perse. Destini ritrovati di Elisa Crescenzi - recensione

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Fare i conti con l'opinione che gli altri hanno di noi non è mai semplice. A volte possiamo convincerci che non ce ne importi davvero, ma si sa che, soprattutto insinuazioni e cattiverie, non ci scorrono addosso indifferenti.
E allora ciò che chiunque vedrà di te sarà quell'abito che la società ti ha cucito addosso, perché in pochi sono davvero disposti a guardare oltre la superficie.
Alessandra e Sebastiano lo sanno bene. Lei è la classica bionda superficiale, abile a cambiare ragazzo anche ogni giorno. Lui, invece, è lo stronzo senza cuore che non si fa abbindolare da nessuna assumendo quell'aria da superiore che dà sui nervi. La realtà, però, è ben diversa da questa facciata che serve solo ad evitare che si sappia davvero chi si nasconda dietro quelle maschere predefinite.
E se allora questo loro rapporto da un bacio e cento parole di merda potesse trasformarsi in qualcosa di più?

Ecco come inizia la storia dei due protagonisti di Anime perse. Destini ritrovati, scritta da Elisa Crescenzi.

Prezzo cartaceo 12,99€/Prezzo ebook 0,99€ per un totale di 350 pagine.

Il libro è il secondo volume della Souls' Series, che ha avuto inizio con Anime sbagliate. Destini incrociati (trovate qui la recensione): in quel caso i protagonisti Giulia e Stefano non sono altri che rispettivamente la migliore amica di Alessandra e il fratello di Sebastiano.
Li abbiamo, quindi, già conosciuti nel precedente romanzo: impossibile non notarli dal momento che i loro battibecchi hanno avuto inizio proprio lì.

Seba si agita ulteriormente. «Devo forse farti un disegnino? So che magari per te è bello cambiare ragazzo ogni due giorni, ma la tua amica sembra una ragazza con la testa sulle spalle.» 
Alessandra resta basita dalle parole di mio fratello, senza sapere che il suo aspetto fisico ricorda molto quello della sua ex. Mi alzo in piedi per mettere fine a questo battibecco, quando vedo volare il liquido della birra sul viso di Seba. Indietreggiamo tutti in automatico, mentre lui resta fermo a osservarla a bocca aperta. 
«La prossima volta che parli di me, sciacquati la bocca caro.» 

Beh il loro rapporto comincia proprio con il sottolineare i pregiudizi che l'uno ha dell'altra, ma basterà conoscersi un po' di più per ammettere di essere disposti ad abbattere quei muri d'apparenza. Perché c'è qualcosa che li attira l'uno verso l'altra e questo rapporto d'amore e odio non fa che rendere più interessante il loro rapporto. Sarà anche il solito cliché ma a noi non è mai dispiaciuto!

«Sono ben diversa da quella che credi, ma sei troppo impegnato a essere superiore per accorgertene.» 

Ho bisogno di chiudere tutti fuori, ho bisogno di restare con quelle parole a rimbalzarmi dentro, mentre il riflesso allo specchio mi restituisce una me che non voglio vedere. È così che mi vedono tutti? Come la ragazza facile che si diverte con un ragazzo dopo l’altro? 

Potremmo tra l'altro definire la loro storia come uno di quei rapporti che nasce poco a poco senza necessità di essere definito da etichette varie: l'attrazione fisica è da subito inevitabile, ma poi è conoscersi la vera sfida (ed è sempre così per tutti all'inizio, chi non lo ammette mente di sicuro).
La sfida di Alessandra e Sebastiano ha tra l'altro dei nomi ben precisi: si chiama gelosia, ma anche insicurezza e paura che tutto finisca prima ancora di iniziare. Ma se il legame tra due anime perse è davvero forte, potrà essere davvero abbattuto dalle criticità?

«Seba… davvero passi notti insonni a pensare a me?» [...]
«Non ho detto questo…[...] È il pensiero di ciò che vorrei fare a tenermi sveglio, ma quando mi addormento la situazione non cambia. Tu sei ancora lì… quindi non è corretto dire che passo notti insonni a pensare a te, se il mio pensiero è costante.» 

«Stai tremando.» [...]
«Te l’ho detto che avevo paura di sentirti.» 
Non resisto, l’attiro a me, le sue labbra si posano sulle mie per un bacio in cui la dolcezza ha lasciato spazio all'irruenza del cercarsi, del volersi. 
Con uno scatto le sue gambe si stringono intorno ai fianchi, e non mi serve altro per incollarmela addosso. Poso le mani sui suoi glutei e la porto in acqua senza staccare mai le nostre bocche. Con le sue dita che strattonano i capelli, con le lingue che si cercano divorandosi più di questi attimi intensi… divorandosi noi e le nostre maledette paure. 

Sebastiano si dimostrerà di certo più fermo di Alessandra nelle sue decisioni (tratto che lo rende molto simile a suo fratello Stefano) ed è proprio questa sua forza d'animo e il suo amare senza riserve che lo rende un personaggio davvero interessante. Ma non abbiamo potuto non comprendere le ragioni di Alessandra, perché quando passi tutta la vita a subire "fregature" è difficile decidere di lasciarsi andare e non vedere il marcio ovunque.

«Bionda, non è come credi.» 
Alzo appena le spalle sorridendo, «non è mai come credo, ma quella che resta senza la sedia quando la musica si ferma alla fine sono sempre io.» 

Beh che dire? Lo stile è scorrevole e la storia così coinvolgente da rubare il sonno (in senso letterale!). Iniziare a leggere significa sentire il bisogno di finire, o forse siamo solo noi che, al solito, proviamo fin troppa empatia per storie e personaggi. Quelle belle e scritte bene.
E allora non possiamo che ringraziare Elisa per averci dato fiducia ancora una volta permettendoci di leggere il suo romanzo e dire la nostra in proposito.

Vi ricordiamo che oltre questa serie delle anime, della stessa autrice abbiamo letto Ricordati di sorridere quando piove cacao. Date un'occhiate alla recensione per saperne di più.

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