Si tratta, come specifica l'autore a fine libro, di un romanzo d'avventura prima ancora che storico: perché, per quanto i dati storici siano quanto più vicini al reale possibile (nonostante alcune lacune biografiche), sono le vicende sorprendenti e avvincenti della vita del personaggio a destare curiosità e desiderio di proseguire nella lettura.

Le tematiche? Molteplici, come vi abbiamo già detto. Così come i personaggi dalle cui storie essi scaturiscono. Ma è Giacomo al centro di tutto, lui e la sua Venezia, perché in fondo possono anche essere identificati l'uno con l'altra. Perché Casanova è l'anima della Serenissima, una repubblica mai doma, indipendente, capace di credere solo nelle proprie forze e di riuscire a rivoluzionare il mondo grazie all'intraprendenza e alla presenza di spirito.

E come egli stesso afferma: <<Io sono Venezia>>.

Questo Giacomo Casanova, però, appare diverso rispetto all'immagine generale che di lui tutti conosciamo: ci aspetteremmo un uomo circondato da tantissime donne, una diversa per ogni sua giornata. E in parte è così, ma, poi, Giacomo si innamora della bella Francesca e le sue certezze iniziano a vacillare di fronte a un sentimento forse nuovo per lui e che lo travolgerà in maniera sconvolgente.

Dunque era questo l'amore? Quella scintilla che gli incendiava i sensi, sottraendogli la poca lucidità che gli era rimasta? [...] si rese conto che stava provando a resistere a una forza troppo grande.

Venezia è, poi, l'altra grande protagonista del romanzo: una città magica, come ancora oggi è per noi Italiani e per gli stranieri, a causa della sua unicità e della sua storia. E ciò che Matteo Strukul ci regala è proprio una sua descrizione fedele, geografica ma anche storica, culturale, sociale.
Come quando ricorda il grande tipografo Aldo Manuzio con la sua ancora e il delfino (che ci ha particolarmente colpito, poiché lo abbiamo studiato proprio di recente).

Farsi trasportare così dalle sue parole, dal suo modo fluido di narrare i fatti, diventa estremamente facile e piacevole.

Era come avere due cieli a disposizione: quello sopra di lui e la lastra verde-azzurra della laguna. Non c'era nessuna città con due volte del genere e, malgrado gli infiniti difetti, Venezia rimaneva uno scrigno di assoluto e unico splendore.

Quando ci è stata proposta questa lettura da Mondadori siamo state entusiaste di accettare dal momento che Casanova ci ha sempre incuriosite, ma non credevamo che il romanzo di per sé ci sarebbe piaciuto a tal punto da non riuscire a smettere di andare avanti.
Ecco perché lo consigliamo davvero a tutti, non è un romanzo storico, non vi peserà mai e anzi vi farà sorridere e parteggiare per Giacomo in ogni momento.
Perché un gentiluomo è pur sempre un gentiluomo!

Dunque grazie ancora Mondadori per questa bella collaborazione.