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La scatola delle preghiere - recensione

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Cumuli di scatole, su scatole, su scatole, ordinatamente accatastate dal pavimento fino al soffitto. A giudicare dallo strato di polvere, erano rimaste nascoste lì, con i lor segreti, 
per tanto tempo.

Quando la tua vita con tutte le sue sfaccettature e i suoi segreti viene rinchiusa dentro delle scatole, queste potrebbero riempire un'intera stanza per descriverla tutta. E se pagine e pagine vengono riempite per annotare ogni singolo evento, anche banale, quella vita avrà certamente avuto una storia lunga e tortuosa. Questo è quello che scopre Tandi Jo Reese, quando si trova a pulire la casa dell'anziana Iola Anna Poole, trovata morta sul proprio letto. Come mai questa donna,  già da bambina, riportava fiumi di parole su fogli da deporre dentro una scatola? E come mai ogni foglio racchiudeva una preghiera a Dio per sé e la sua famiglia? Nonostante i suoi di problemi, Tandi si ritrova così a condividere dolori e gioie con l'anziana donna poco conosciuta e sarà così che forse troverà il giusto modo per affrontare le proprie difficoltà.
Tutto questo racconta Lisa Wingate nel suo romanzo La scatola delle preghiere, edito da Leggereditore.

Cartaceo 18€ / Kindle 6,99€ per un totale di 265 pagine

La vita di Iola Anna non era stata poi così felice, ma, pur allontanata da casa, vittima di menzogne e discriminazioni, non perse mai la speranza in se stessa e la fiducia negli altri benché non sempre la meritassero. E la lezione più incisiva che Iola lascia nelle proprie lettere è quella che la forza, non solo della Fede ma anche della propria volontà di cambiare le cose, può davvero dare una svolta.

‘Padre, aiuta questi giovani a vedere. Aiutali a mostrare al mondo che la nostra grandezza non sta nelle cose che facciamo per noi stessi, ma in quelle che facciamo per gli altri. Nella forza che si trasforma in gentilezza, e la mano tesa in amore. Accompagna questi ragazzi. Aiutali a credere, nelle difficoltà, che farai tutto il possibile.’

Questo insegnamento farà capire alla fragile Tandi che nulla potrà ostacolare la sua felicità d’ora in poi, dopo aver rimesso in piedi se stessa e la sua famiglia e aver compreso quanto aiutare gli altri possa essere la chiave anche per la propria rinascita. Lei che aveva creduto che solo suo nonno era in grado di risanare ogni ferita, anche quella tra i suoi genitori.

Quando eravamo arrivati qui dopo la tempesta, anni fa, avevo pensato che mio nonno potesse aggiustare tutto, compresi i miei genitori. Ormai sapevo che a volte la vita è come quelle case distrutte. Puoi continuare a impazzire combattendo il mare, oppure puoi buttarti il passato alle spalle, trovare un terreno asciutto e costruire qualcosa di nuovo. 
Bene o male, io avevo trovato un modo per farlo.



Il romanzo è davvero ben scritto, molto scorrevole e rapisce fin dalle prime pagine.
Le tematiche dell’amore e del dolore, della rinascita e della discriminazione non sono mai scontate o banali, al contrario, sono trattate in modo inusuale e vincente.
La Fede diventa lo strumento principale di rinascita e sembrerebbe naturale dirlo, ma ancora una volta la Wingate non si è lasciata andare a preconcetti e modelli religiosi già sentiti: certamente padre Guilbeau ha un ruolo determinante nella successione di eventi (altrimenti Tandi e Iola non si sarebbero mai “conosciute”), ma è solo la messa in moto di un sistema che solo tramite le parole, le preghiere, di Iola Anna concederà alla protagonista una seconda possibilità.

Dunque, consigliato al centro per cento!
Noi ringraziamo ancora una volta Leggereditore per questa ulteriore splendida opportunità.

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7 commenti

  1. è una recensione molto avvincente...lo leggerò!

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  2. bellissima recensione guarderò in libreria questo libro grazie

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  3. Mi sembra un romanzo davvero molto coinvolgente, credo proprio che me lo regalerò!

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  4. Bella recensione mi hai incuriosito ��

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  5. mi interessa! Grazie della recensione

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  6. Questo romanzo mi affascina, sarà la mia prossima lettura :)

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  7. Bellissima recensione, mi incuriosisce questo libro
    Alessandra

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