Perdonami se rido - recensione

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Ed eccoci arrivati a Settembre, quel mese che sta a metà tra l'estate e l'autunno, quando si vede il sole ancora indeciso se brillare sul mare azzurro o se nascondersi rendendolo grigio, sovrastato da nuvole. Ma..

Il mare che c'è sempre, anche quando l'estate abbassa le saracinesche, anche quando il sole si fa lontano.

È questo il bello della Versilia amici, il mare è lì che vi aspetta, nelle altre città non lo sanno, non lo possono immaginare. È come una madre: sai che c'è e ci sarà sempre, qualsiasi cosa accada.

E così quella lunga distesa d'acqua sarà la vostra culla in questo inverno che sta per arrivare. Pensateci, sognatelo, andatelo a trovare il vostro mare.

Questo è lo scenario che si prospetta in quei luoghi bagnati dal mare e nella nostra Italia non sono pochi, questa l'atmosfera che si respira quando l'estate finisce e si torna alla routine invernale in cui spesso il mare viene dimenticato. Come nella città di Viareggio, quando sia il Carnevale che l'estate sono lontani. E allora quell'odore del mare, pungente per alcuni e delizioso per altri, resta solo un rumore silenzioso che accompagna le giornate di ciascuno: Elena Giusti e il suo sogno di diventare un'esperta ballerina, la madre Eleonora, una donna afflitta dalle sue perdite e dal desiderio di rifarsi una vita, Ivano e la sua vittoria di un programma televisivo culinario, Rino, operaio solitario alle prese con i rimorsi, e Jacopo, suo figlio, che cerca di sfuggire ad un mondo preconfezionato alla ricerca di sé stesso.

È così che prende inizio il romanzo Perdonami se rido di Chiara Cerri edito da Nativi Digitali Edizioni.

Il prezzo dell'ebook è di €3.99 per 170 pagine.

La vita non è mai una scelta facile, non siamo in grado di prevedere il futuro in base ai nostri gesti e ci sono occasioni in cui questi possono essere causa di disastri terribili!

È andata decisamente così, quella notte era scesa con addosso un manto cattivo di quelli che arrivano senza preavviso e senza controllo. Di solito a rimanere vittima erano sempre gli innocenti.

Ma la vita non può essere sempre controllata come vorremmo, a volte è la spontaneità, la capacità di vivere ogni momento con le persone care che ci consente di sentirci bene e non avere rimpianti.

Ecco allora spiegata la scelta del titolo. Esso costituisce l'intera struttura del racconto, basata sulla descrizione di diverse vite tormentate da ansie, paure, malinconie, malattie e sensi di colpa, dove l'unico modo per stemperare questa tensione è data dalla pura e semplice risata.
Si tratta, quindi, di un messaggio per ciascuno di noi, perché nella vita le sventure e i problemi sono per tutti, ma allo stesso modo tutti abbiamo la capacità di sorridere e far ridere gli altri, ed è una delle armi più potenti che possediamo benché non sempre questo sia chiaro a molti.

"Si è innamorato di lei in quel momento quando l'ha vista con quel pezzo di carta igienica in faccia, inerme e piccola come una bambina.
Perdonami se rido.
Di te, di me che siamo ridicoli e bellissimi insieme.
[Elena] È felice. Prende il mare a morsi.
L'aria a morsi.
Ride a morsi.
Perdonami se rido, adesso."

Il romanzo è narrato con uno stile molto semplice e naturale, con dialoghi molto verosimili, proprio per tener fede al desiderio di raccontare spezzoni di vita reale o in ogni caso verosimile.

Lo consigliamo a chiunque voglia immedesimarsi in vite altrui, diverse dalla propria ma in fondo dominate dalla stessa logica umana!

Ringraziamo infine la casa editrice per averci permesso di leggere anche questa bella storia.

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Non percepiamo alcun compenso dall'azienda per la recensione, che è frutto della nostra esperienza e opinione personale.